Ironia mortale, possiede la Vita, che balla sulle tragedie come un bimbo a piedi nudi in una pozzanghera di fango.
Gioiosa, indifferentemente impietosa, scalda fino a bruciarti e la sua danza non cessa, non si ferma per nessuno. Ha ballato fra gli eserciti, i suoi piedi hanno schiacciato i crani dei caduti dopo la battaglia; le sue grazie sono state ammirate da re e da schiavi e sulle loro tombe ha continuato a danzare; si ? mossa in ogni casa, in ogni pianura, in ogni monte? ? giunta sino alle più nere profondit? oceaniche e ballava, continuava a danzare, ma quale sia la musica che segue nessuno ha mai ascoltato.
Vortici, turbini, piroette. Le foglie cadono, le messi si raccolgono, gli affanni si susseguono e lei della fatica non conosce il significato, del dolore non sa il sapore, dell?amore sa solo della sua fugacit?.
Calpesta fiori, ma altri ne crescono sui suoi passi. Questo ? il suo inevitabile danzare.
la prosa di Ghaladh 2, la vita
Moderatore: CONGREGA
-
- Civites Aurum
- Messaggi: 360
- Iscritto il: 15/01/2007, 20:13