Merlino e Campanellino ,stotrie di magia, e la vostra?

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Lexiablade
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Merlino e Campanellino ,stotrie di magia, e la vostra?

Messaggio da Lexiablade »

Questo post ? stato un parto travagliato, l'idea mi ? piaciuta da subito ma non volevo fare un sondaggio ne una specie di Marvel VS DC comics, solo un raffronto tra due coppie di personaggi di magia romanzata che sono molto diversi, e per questo spunto di tante riflessioni.

Peter Pan / Trilly
Chi non conosce, se non altro grazie al film di Disney il bimbo che non voleva crescere e fin? nell'isola che non c'? in compagnia dei "bimbi perduti" e della fatina Trilly, in lotta con Capitan Uncino e la sua ciurma?... In realt? la storia di questo personaggio nasce dalla penna di James Matthew Barrie nel 1904 ed ? un po piu complessa, per capire bene quale fosse lo spirito con cui ? stata scritta, bisognerebbe dare un'occhiata alla biografia dello scrittore che agli inizi del novecento dovette assumersi la responsabilit? di fare crescere i cinque figli (il piu piccolo dei quali si chiamava appunto Peter) di una vedova con cui aveva un profondo legame,
Peter Pan non vuole crescere e si nasconde nell'isoletta che sta al centro di un laghetto, nel parco di Kensington, durante la notte vede le fate danzare, una di esse si accorge di lui e lo accontenta rendendolo eterno bambino in un mondo piu felice seppur non privo della parte malvagia da combattere. In Questa Fiaba la Magia ? la protagonista, raffigurata nell'immaginata della fata Trilly (Campanellino), ma ? una magia ispirata dalla volontà del bambino di non diventare adulto, insomma una magia che, seppure nel romanzo, ha una valenza profonda di scelta e di volontà di vivere in una realt? alternativa (io la leggo come spirituale), dove il male ? rappresentato da Capitan Uncino e per combatterlo si usano lo sprito e la voflia di mettersi in gioco, la speranza, il coraggio, senza incantesimi o rituali. Insomma un romanzo in cui l'uomo interagisce con la Magia sino a diventare esso stesso un essere magico che la vive come parte integrante della sua esistenza (e qui la mia opinione, una magia spirituale che accompagna e aiuta nell'affrontare la fatica del vivere, ai tempi in cui ? stata scritta come ai giorni nostri)

Re Art? / Merlino
Anche qui riassumo la storia per sommi capi, usando come riferimento non i cicli Arturiani (scritti nel basso medioevo) ma la trasposizione cinematografica del 1981, Excalibur, di .John Boorman, a detta anche degli storici una trasposizione molto fedele agli scritti del tempo.
Sir Uther Re di Pendragon si invaghisce di Igraine, moglie del duca di cornovaglia e chiede a Merlino di poterla possedere con un incanto, in cambio Merlino pretende per? il frutto di questo rapporto illegittimo, cosi viene concepito Artu che diventera Re di un grande impero, Merlino sta da quel momento al suo fianco.La magia ? presente in tutta la narrazione, con fate (la dama del lago che restituisce ad'Artu Excalibur, la spada dei Re, incautamente usata da Artu per sconfiggere lancillotto), incantesimi (la sorellastra di Artu, Morgana, imprigiona merlino in una grotta) senza per? dare mai serenit? al protagonista che finir? ucciso dal figlio concepito a sua insaputa.
Spero che sappiate la storia o questo riassunto non sarà di grande aiuto.
In questo caso la Magia non ? una forza che accompagna e aiuta ma un vero e proprio strumento di cui l'uomo fa uso per ottenere i suoi scopi senza per? riuscire mai veramente ne a capirla ne tantomeno a dominarla del tutto, e rimanendone a sua volta soggiogato ( anche questo commento ? solo una personale opinione)

Mi rendo conto di avere posto un paragone molto azzardato per la diversita del genere narrativo e per l'epoca in cui sono stati scritti (Peter Pan ? del '900 mentre Art? ? una figura nata nel medioevo) ma a ben vedere sono come due filamenti di uno stesso DNA, quello che accomuna chi ama l'Arte e ne analizza le diverse forme cercando di trovare il proprio sentiero tra i molti percorribili, per questo ho deciso di scrivere questo post, per leggere, cercare di capire come vi rapportate ad'essa, cosa vi aspettate dall'Arte, come la vivete e come la relazionate alla vostra vita quotidiana...
Spero di non avervi stordito con queste parole e, vi prego; nei miei commenti alle due opere non leggete giudizi ma solo opinioni personali e discutibilissime.
Ghaladh
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Messaggio da Ghaladh »

Inizier? citando le parole dette dal personaggio di un videogioco: "Quando aiuti un qualcuno in difficolt? e migliori la sua condizione, attirerai su di lui le attenzioni di chi ancora soffre. Dando a qualcuno qualcosa che non si ? guadagnato, pensando di aiutarlo, lo stai trasformando invece in un bersaglio. Da una piccola generosit? possono scaturire grandi sofferenze."

Se sei cosciente di questo meccanismo, se sai prevedere con ottima approssimazione le conseguenze delle tue scelte a lungo termine, anche quelle più inaspettate, allora saprai gestire il Potere che l'Arte pu? darti.
Merlino sapeva cosa sarebbe successo a Uther, ma pecc? di presunzione nel pensare di essere al sicuro dalle conseguenze delle sue scelte. Trilly, dal suo canto, usava la magia nella maniera più elementare possibile, in un mondo dove il cattivo era ben noto ed il Male aveva una faccia.

Come mi rapporto con la Magia? La uso solo quando non riesco a prevedere l'esito delle mie azioni in maniera soddisfacente. Mettere in campo una forza come la Magia attira l'attenzione di Forze ed Entit? ignote e quindi imprevedibili, al di fuori del nostro controllo. E' uno strumento troppo imprevedibile per essere usato con fiducia.
Felce
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Messaggio da Felce »

(scritti nel basso medioevo)
Scusa ma non ho resistito..i cicli arturiani sono dell'Alto Medioevo,la storia di re Art? viene narrata dopo circa un secolo da un dotto anglo,Beda il Venerabile....il poema dei cicli arturiani nascono dopo un p? di tempo e divengono famosi insieme al ciclo carolingio più tardo.
La divulgazione ? tarda ma l'origine ? la più antica di tutti i cicli romanzi.
Perdonatemi >.<.
Peter Pan ? l'autore stesso,in quel periodo non doveva essere semplice crescere dei figli non tuoi in una societ? che aveva cominciato a correre e rendeva la vita più grigia di prima.
Rappresenta la fuga e come in tutte le fiabe(non favola) ? sempre un'atto magico o di un mago o di un'essere di magia ad aiutare il protagonista a fuggire ma sempre chiedendo qualcosa anche se non chiaramente.
Nel protagonista rimane sempre il ricordo dell'abbandono,chi non vuol crescere ? perchè ha paura di qualcosa che rimane radicato in se e non riesce a tirarlo fuori..il pensiero dei Bimbi Perduti era proprio l'abbondono da parte della mamma...e se crescere significa essere come lei che li ha lasciati quando non potevano dire la loro...bh? meglio rimanere piccoli.
Peter Pan con loro ? un piccolo padre un coetaneo che li protegge,speciale perchè aiutato dalle fate e combatte contro gli adulti e la loro voglia di soggiogare i più piccoli,Capitan Uncino la parte estrema dell'essere adulti...ma anche l'adulto ha un nemico,il Tempo rappresentato come il coccodrillo Tic Toc...che mangia l'adulto.
Quando si arriva alla consapevolezza che questo non ? pericolo che non significa diventare come Capitan Uncino che dagli errori degli altri si pu? imparare a essere migliori i Bimbi crescono...e la magia svanisce perchè quella non ? magia ? un limbo a parte dove gli eterni bambini si sono rifugiati un mondo di illusione non ? per forza magico.

Per Merlino ? diverso lui nasce mago,ha determinate doti che gli permettono di prevedere che a determinate azioni conseguono conseguenze..io non lo vedo come atto di presunzione ma come semplice accostarsi alla volontà di quello che deve essere.
Nell'isola britannica la storia stava cambiando i culti si evolveva a cavallo tra la paganit? del passato e il nuovo spirito religioso,serviva un capo che potesse dare una mano ai popoli oppressi dagli invasori del nord...chi meglio di un'uomo nato da un aiuto magico intriso diinganno ma abbastanza innocente dal non sapere?
Ad Art? condottiero e incanalatore di volontà popolari si d? una spada magica che sceglie solo i giusti.
E' una magia differente,niente di particolarmente visibile va tutto alle azioni umane di persone che agiscono secondo i vari istinti e coscienza e ne accettano ilportato,bello e brutto....ma questa forse ? una storia realmente esistita soltanto arricchita di particolari.
Io preferisco agire come Merlino che come la fata Trilly.
Trilly si ? commossa di fronte ad un bimbo ma pensando di fare del bene in realt? ha fatto il contrario,Merlino sapeva quel che faceva e ha solo aiutato a dare ordine a nuovi possibili eventi..? la consapevolezza che fa la differenza.
Lexiablade
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Messaggio da Lexiablade »

E' sempre un piacere leggerTi Felce, nei tuoi post si coglie quella conoscenza che fa la differenza tra un post scritto per presenzialismo e uno fatto per argomentare con cognizione le proprie vedute e le inesattezze di chi scrive.
I cicli Arturiani per quanto ne so io hanno origini nel 600, ma vengono rielaborati nella versione che da vita alla leggenda attorno al 1200.

Aldil? della datazione dei due scritti, avevo detto che metteva il confronto tra i due personaggi su un piano diverso dal punto di vista letterario.
Era una contrapposizione tra la magia di Campanellino che agisce solo a fine di bene (anche se come giustamente osservi tu, lo fa dal suo punto di vista) e combatte il male e quella di Merlino che usa la magia per scopi individualstici e di interesse, e anchela contrapposizione tra il vivere la magia come parte integrante dell'essere (Peter Pan) e chi la magia la concepisce come strumento di supremazia rispetto al corso degli eventi per influenzarli.
Spero di non avere scritto ulteriori castronerie^^
Sid
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