Le Erinni (Furie per i Romani) sono creature mostruose della mitologia greca. La gente, per placare la loro furia che le caratterizza,, le chiamava Eumenidi ("benevoli"). Secondo la leggenda sono nate dal sangue di Urano fuoriuscito quando venne ferito da Crono. Altre tradizioni dicono che sono "Figlie della Notte". Esse abitano gli inferi e sono tre sorelle: <b>Aletto, Megera e Tisifone.</b>
Esse possono essere definite come la personificazione della vendetta ed infatti pare fossero molto legate alla figura della Dea Nemesi. Abitavano gli inferi e infliggevano le punizioni alle anime dei morti, ma tornavano nel mondo dei vivi per punire tutti i delitti che sfuggivano alla giustizia umana.
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Sono rappresentate come dei geni aventi ali di pipistrello che portano in mano fruste o torce, mentre al posto dei capelli avevano degli orribili serpenti.
Ed ecco come Dante le descrive nella divina commedia:
E altro disse, ma non l'ho a mente;
per? che l'occhio m'avea tutto tratto
36 ver' l'alta torre a la cima rovente,
dove in un punto furon dritte ratto
tre fur?e infernal di sangue tinte,
39 che membra feminine avieno e atto,
e con idre verdissime eran cinte;
serpentelli e ceraste avien per crine,
42 onde le fiere tempie erano avvinte.
E quei, che ben conobbe le meschine
de la regina de l'etterno pianto,
45 "Guarda", mi disse, "le feroci Erine.
Quest'? Megera dal sinistro canto;
quella che piange dal destro ? Aletto;
48 Tesifùn ? nel mezzo"; e tacque a tanto.
Con l'unghie si fendea ciascuna il petto;
battiensi a palme e gridavan s? alto,
51 ch'i' mi strinsi al poeta per sospetto.
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