Epopea di Gilgamesh - Il primo viaggio iniziatico?

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Epopea di Gilgamesh - Il primo viaggio iniziatico?

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[size=10pt][size=10pt][size=10pt]<b>Epopea di Gilgamesh</b>[/size][/size][/size]
( Scritta all'incirca nel 4500a.C., titolo originale: "?a nagba inuru", autore: "S?n-leqi-unnini" )
(Testi consigliati: "La saga di Gilgame?" (Rusconi 1992). "Gilgame?: alla conquista dell'immortalit?" di Franco d'Agostino (PiEmme 1997))

<b>Tavola I</b>

L'opera inizia con un inno al re Gilgamesh e alla sua citt?, Uruk. I sudditi, viene detto, sono per? vessati dal loro sovrano e si lamentano con gli dei. Il dio An, sovrano del firmamento, accoglie la supplica e, per dare sollievo al popolo, dispone la nascita di Enkidu. Costui ? l'uomo selvaggio che vive con gli animali nella steppa, che potr? tenere a freno la smisurata potenza di Gilgamesh ma anche stargli accanto nei momenti di pericolo. Enkidu per? deve essere prima educato alla civilt?. A questo compito provvede la prostituta sacra Shamkhat che gli insegna le basi della vita cittadina prima di condurlo a Uruk.

<b>Tavola II</b>

Enkidu giunge a Uruk in tempo per evitare che Gilgamesh varchi la soglia di una novella sposa. Infatti, a Gilgamesh, in quanto sovrano, spettava lo ius primae noctis, uno dei maggiori fattori di lagnanza popolare. Gilgamesh e Enkidu si fronteggiano ma la forza dei contendenti ? paritaria, per questo cessano le ostilit? e i due diventano fraterni amici. Gilgamesh, in cerca di fama e avventura, propone allora a Enkidu una spedizione nella foresta dei Cedri dove mille pericoli li attendono.

<b>Tavola III</b>

Gilgamesh convince gli anziani di Uruk ad appoggiare la missione. La madre Ninsun, sacerdotessa del tempio, tuttavia ? angosciata della partenza del figlio. Ninsun leva un?intensa preghiera a Shamash, dio del sole, affinch? protegga Gilgamesh dai pericoli. Dopo che gli artigiani di Uruk hanno forgiato le armi della missione i due eroi si mettono in viaggio.

<b>Tavola IV (la "tavola dei sogni")</b>

Il viaggio verso la foresta avviene in un clima di magica sospensione. Ogni sera, i due eroi, prima di coricarsi dal lungo cammino eseguono un sacrificio al dio Shamash. Un demone della sabbia, inviato dal dio, incanta Gilgamesh per fargli avere sogni premonitori. Contemporaneamente il demone infonde a Enkidu il potere di interpretare i sogni. I cinque sogni di Gilgamesh sono tutti a tinte fosche, ma ogni volta Enkidu li interpreta come segnali di buon auspicio da parte del loro dio protettore.

<b>Tavola V</b>

Gilgamesh e Enkidu giungono nella foresta dei cedri e cercano i tronchi migliori da tagliare e portare a Uruk. Vengono scoperti dal mostro Khubaba, posto a guardia della foresta dal signore degli dei, Enlil. Il mostro maledice i due uomini, sperando d'impaurirli, ma gli eroi non indietreggiano e lo scontro ha inizio. Con l?aiuto di Shamash, Gilgamesh e Enkidu riescono a sopraffare il mostro che chiede piet?. Enkidu tuttavia avverte Gilgamesh che le parole del mostro contengono menzogna e sprona l?amico a finire la creatura. Il bottino ? grande. Gli alberi sacri vengono tagliati e portati a Uruk.

<b>Tavola VI</b>

Gilgamesh ? acclamato e Ishtar, dea dell'amore, osservando il sovrano in tutto il suo splendore se ne invaghisce. La dea scende a Uruk e propone a Gilgamesh di sposarla. L?eroe rifiuta la sua proposta in termini che oltraggiano la dea. Ishtar allora fa liberare il Toro Celeste che come una calamit? si abbatte sulla citt?. Intervengono Gilgamesh e Enkidu che come in una corrida riescono a bloccare e uccidere il mostro. La gloria di Gilgamesh raggiunge l?apoteosi e mentre tutto il popolo lo acclama, Ishtar piange il Toro con le sue ancelle.

<b>Tavola VII</b>

Spente le libagioni, Enkidu sogna il consiglio degli dei. L?olimpo non ? contento ma offeso dai ripetuti sacrilegi. Enlil decreta che uno dei due eroi muoia. Poich? Gilgamesh ha sangue divino nelle vene, la pena ricade su Enkidu che cade in agonia. Gilgamesh ? disperato, perchè non pu? fare nulla per il moribondo che, vaneggiando, maledice la porta costruita col cedro della foresta e la prostituta che lo aveva introdotto alla civilt?. Shamash per? rincuora Enkidu preparandolo al trapasso. In un ultimo sogno Enkidu ha la visione della Casa della Polvere, il regno dei morti dove ? destinato.

<b>Tavola VIII</b>

Enkidu muore e Gilgamesh lo piange intonando un lamento funebre al quale si unisce tutto il popolo in lutto. Viene preparato un regale corredo funebre che accompagner? il defunto nell?aldil?.

<b>Tavola IX</b>

Gilgamesh ? sconvolto dalla morte del compagno e s?interroga se anche lui dovrà un giorno perire nello stesso modo. In cerca di una risposta abbandona Uruk disperato, vagando per la steppa affamato e derelitto. Giunge fino alla porta di una montagna sorvegliata da creature met? uomo e met? scorpione. I guardiani mostruosi riconoscono in lui carne divina e lo lasciano passare. Gilgamesh attraversa l?oscurit? della montagna e all?uscita si ritrova nello splendente giardino di Shamash dove diamanti e lapislazzuli crescono sugli alberi.

<b>Tavola X</b>

Il giardino di Shamash ? sorvegliato dalla vivandiera Siduri che commossa dalle implorazioni di Gilgamesh gli spiega come raggiungere l?antenato Utnapishtim, reso immortale dagli dei per aver superato la prova del diluvio universale. Incontrato il traghettatore Urshanabi, Gilgamesh pu? attraversare le acque della morte che separano la dimora di Utnapishtim dal resto dell?umanit?. Gilgamesh infine raggiunge l?antenato che per? non ha alcun segreto di lunga vita da rivelare.

<b>Tavola XI (la "tavoletta del Diluvio")</b>

Gilgamesh non crede a Utnapishtim. L?antenato racconta allora come riusc? a salvarsi dal grande diluvio. Fu solo al termine di questa calamit?, scagliata dagli dei per sopprimere gli uomini, che si cre? l?unica situazione in cui fu garantita vita eterna ad un mortale. Gli dei, infatti, riunitisi in consiglio per decidere il destino di Utnapishtim, lo elessero a loro pari destinandolo a vivere lontano dal mondo. Fu quindi grazie a un consiglio divino che Utnapishtim divenne immortale, ma tale consiglio non potr? mai ripetersi per Gilgamesh. Il re di Uruk prova allora a sottoporsi alla prova del sonno per mostrare di meritare una simile possibilit?, fallendo per? miseramente. Gilgamesh si sente sconfitto, ma Utnapishtim gli fa un ultimo dono prima del viaggio di ritorno: la pianta dell?irrequietezza che restituisce vigore al fisico.
Sulla strada per Uruk, Gilgamesh fa una sosta in un'oasi lasciando incustodita la pianta magica. Quanto basta affinch? un serpente, possa avvicinarsi e divorare la pianta, perdendo la pelle e ridiventare giovane. A Gilgamesh non rimane che accettare il suo destino mortale e tornare a Uruk dove riprende l?esercizio del potere con i suoi strumenti: il pukku e il mekku (il tamburo e la bacchetta della guerra).

<b>Tavola XII</b>

I lamenti delle vedove fanno cadere il pukku e il mekku agli inferi. Enkidu (di nuovo vivo, come in un flashback) si accolla il compito di recuperare gli arnesi del potere. Gilgamesh raccomanda a Enkidu di rispettare tutti i tab? degli inferi per garantirsi il ritorno. Purtroppo Enkidu infrange i tab? e viene intrappolato. Gilgamesh riesce a far liberare Enkidu grazie all?aiuto di Shamash che intercede presso Nergal, signore dell?oltretomba. Ma Enkidu ? gi? morto come apprende Gilgamesh quando al suo cospetto torna solo un?ombra. Nel corso dell?ultimo incontro col vecchio compagno di avventure, Enkidu spiega il destino degli abitanti dell?oltretomba.

A questo link ? possibile trovare una sintesi del testo:
http://www.homolaicus.com/storia/antica/gi...esh/sintesi.htm
Felce
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Messaggio da Felce »

lamenti delle vedove fanno cadere il pukku e il mekku agli inferi. Enkidu (di nuovo vivo, come in un flashback) si accolla il compito di recuperare gli arnesi del potere. Gilgamesh raccomanda a Enkidu di rispettare tutti i tab? degli inferi per garantirsi il ritorno. Purtroppo Enkidu infrange i tab? e viene intrappolato. Gilgamesh riesce a far liberare Enkidu grazie all?aiuto di Shamash che intercede presso Nergal, signore dell?oltretomba. Ma Enkidu ? gi? morto come apprende Gilgamesh quando al suo cospetto torna solo un?ombra. Nel corso dell?ultimo incontro col vecchio compagno di avventure, Enkidu spiega il destino degli abitanti dell?oltretomba.
Mi ricorda la storia di Orfeo e di Euridice.
I sentimenti che si provano per una persona,l'amicizia e l'amore si dice che possano ogni cosa...sarà vero...ma la morte non si imbroglia e se le sfuggi ? perchè lo vuole lei.
Gilgamesh attraversa l?oscurit? della montagna e all?uscita si ritrova nello splendente giardino di Shamash dove diamanti e lapislazzuli crescono sugli alberi.
In genere sugli alberi ci sono i frutti inferi o tutt'alpiù i frutti della vita...qui due pietre dure di pari valore:il diamante ? una pietra purissima oltre che bella ed ? una delle pietre più incorruttibili che ci sono in natura.Il lapislazzulo ? un minerle di grande valore nei popoli del medio oriente,costoso che serviva sia negli ornamenti che nelle pitture.
Sparir? dopo il tramonto dello splendore egiziano.

per quanto riguarda il cedro ? interessante vedere che tra i tanti popoli,proprio l'ebraico lo assume come pianta sacra e lo ritroviamo poi solo in Calabria.E' una pianta estramamente delicata che ha bisogno di innumerevoli accortezze,ma se la si coltiva bene ti rende ricco..un p? come l'olivo^^
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