Il fatto che tu dici che un pagano dovrebbe studiare le sue origini, Tempesta dice che non ? detto che in questo si debba esagerare (detto in parole povere).
Quanto vedo ? che tu Berkana abbia raggiunto un punto in cui necessiti di approfondire questi studi, Tempesta no, ma ci? non concerne riguardo il suo credo... probabilmente ancora non si ? posta queste domande oppure il suo cammino non le prevede (solo il tempo pu? dirlo questo).
Hermete
Riflettiamo sulle origini...
Moderatore: CONGREGA
Intanto volevo precisare che volevo appuntoc apire bene la situazione inquanto, certi studi, li ho 'dovuti' fare per motivi accademici, quindi mi chiedevo per gli altri (quelli che non hanno intrapreso una carriera universitaria umanistica), se questa esigenza di conoscenza esiste o ? solo relegata a pochi elementi. Intendendo comunque pagani convinti e non modaioli o altro, quelli credo non siano da considerare inq uesta discussione.
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- Magus Herbae
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- Iscritto il: 15/01/2007, 18:57
quindi mi chiedevo per gli altri (quelli che non hanno intrapreso una carriera universitaria umanistica), se questa esigenza di conoscenza esiste o ? solo relegata a pochi elementi
Io frequento un corso di laurea a base scientifica ma anche ho sentito l'esigenza di capire le basi della mia fede, da dove venivano gli archetipi, i miti, le figure e i simboli che per me sono la mia religione. Certo non mi sono allargato su tutto il mondo antico ma ho ristretto le ricerche al mio pantheon (egizio) magari confrontandolo con quelli di paesi vicini, e le meravigliose similitudini tra i popoli d'africa e gli idoli adorati. L'esigenza nasce nel momento in cui la fede si radica profondamente, la curiosit? sicuramente ? un ottimo motivo per andare sempre avanti e per fortuna non manca mai ^^
il brutto ? quando qualcuno si ferma per la paura di andare avanti e non progredire.
Elfo)O(
Berkana ha scritto:Io faccio un'universit? filoumanistica, quindi forse non faccio testo.
Berk
So che ? OT ma che ??!
Comunque la mia curiosit? era anche quella su che base valutare la conoscenza degli altri? Contando anche che ci sono molti libri la cui attendibilit? storica ? dubbia, ma che molti prendono invece come oro colato...
Comunque la mia curiosit? era anche quella su che base valutare la conoscenza degli altri?
La questione non ? questa, non ? un livello accettabile di cultura che deve essere valutato, perchè altrimenti io sarei la prima ignorante nei confronti di un pagano "acculturato", io sono agli inizi dei miei studi, tanto per fare un esempio.
La conoscenza non la valuterei in base ai libri che hai studiato(il titolo, l'autore), perchè potrei leggere un libro e solo alla fine scoprire che ? una ciofeca, semmai confrontandolo con un altro letto o magari con quelli letti da un'altra persona con cui mi confronto.
Poi il tutto sta a me...
molti prendono invece come oro colato...
Un grave errore, per il semplice fatto che non posso far condizionare la mia via spirituale da semplici parole scritte, senza fare esperienze.
So che ? OT ma che ??!
Scienze della comunicazione ? in parte umanistica e in parte scientifica.
Berk

Quindi anche secondo te, non ? importatante quanti libri, ma quel sano senso critico che ti fa dire 'si questo ? accettabile, o mi torna e questo no', ? anche ovvio che un sano senso critico non te lo formi, purtroppo, su due libricini da100 pagine l'uno.
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