Il vampiro secondo me.

Fantasmi, Poltergaist, Licantropi Vampiri ed in genere tutte le creature della notte e dell'immaginario.

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Felce
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Il vampiro secondo me.

Messaggio da Felce »

Questa estate mi sono divertita a leggere parecchie storie di vampiri..ogni scrittore ne d? una propria interpretazione sulla figura di questa mitica figura.

Tra le tante la più famosa ? quella di Carmilla.
Non ? di certo la storia più entusiasmante e neanche la più bella ma forse una delle più realistiche che fa vedere come era visto il vampiro prima che fosse troppo romanzato e addolcito dai sentimenti umani.

La storia inizia con il racconto della vittima in prima persona,una giovane ragazza...anzi..una ragazzina di una buona famiglia,sola che vive in un castello nelle zone più isolate della Germania...

Non vi racconto la storia,leggerla fa tutt'altro effetto...comunque Carmilla ? l'acronimo di Millarca-Mircalla...nella storia lo stesso personaggio compare con queste tre varianti del proprio nome come per creare un filo tra le sue varie vittime.

Ma la cosa più affascinate ? proprio il modo in cui uccide...la si racconta come una bestia nera che si gonfia mentre preleva il sangue all'ignara vittima.
Dalla descrizione mi ricorda la zecca..che si ingrandisce con il sangue e piano piano ammala la vittima e la uccide.

A questo punto mi chiedo se molte volte il vampiro non sia semplicemente lo stato di torpore e morte che un animaletto a volte invisibile crea nella vittima.
Hermete
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Messaggio da Hermete »

Scusa Felce, non ho capito se con questo post intendi trattare la figura del vampiro cos? come noi la vediamo, come lo immaginiamo.

Io non riesco a vedere il vampiro se non come la fantasia di scrittori e registi ce lo hanno manifestato... spesso mi sono chiesto se davvero possa esser esistito un quidam che possa aver rivestito questa figura, o meglio... come pu? esser stata mossa la fantasia di quelle persone che "inventarono" queste creature. Possibile che il tutto sia scaturito dalla mente e non da qualche avvenimento esterno?

E oggi?

Non so, vorrei discostarmi dalla figura del vampiro che si trasforma in pipistrello... ma non riesco proprio ad inserire questa creatura nella realt? dell'uomo, o almeno nella mia... dovrei trovare dei cambiamenti che gli apportino dei cambiamenti ai connotati generali.

Spero di aver centrato l'argomento felce, altrimenti mi scuo :O


Hermete
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Una figura affascinante senza dubbio!
Non so come gli altri la vedano, ma se ci discostiamo dall'idea del vampiro che si trasforma in pipistrello o nebbiolina resta comunque il fatto che la simbologia legata a questa figura ? densa di significati. Ognuno di noi si sentir? più propenso a dare una interpretazione , piuttosto che un'altra di questa simbologia, resta il fatto che tutti coloro che si incamminano sul sentiero magico si trovano ad affrontare più o meno direttamente questo argomento.

Vi sono persone che hanno la spiacevole prerogativa di nutrirsi delle energie altrui e credo che a tutti sia capitato di stare in compagnia di qualcuno che nel momento in cui se ne va, ci lascia completamente esausti. Si possono fare altri esempi legati alla cerimonialit? magica in cui si opera per " mandare" un vampiro ad affliggere un nemico...con le conseguenze che si possono ben immaginare.
Forse sarebbe meglio decidere quale tipo di vampiro si voglia trattare. Certo che la fantasia degli scrittori ha partorito personaggi stupefacenti, alcuni dei quali creati sulla falsariga di personaggi esistiti realmente. Se escludiamo l'aspetto cinematografico e narrativo, allora rimane l'ambito legato alla magia ed alle manifestazioni spiritiche.
In questo caso, per non fare casino sarebbe meglio dividere l'argomento in due categorie diverse.

chamo
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littlewitch
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Messaggio da littlewitch »

Da bambina... no, anche da ragazzina, ...ok diciamo che un p? anche adesso! :mrgreen:
la figura del vampiro mi ha sempre affascinata, ? un personaggio che trovo misterioso, passionale e in parte anche romantico, se ci rifacciamo a quello di B. Stocker, che fa un patto demoniaco dopo aver perso la sua amata.

Nella vita quotidiana invece, come anche Chamo accennava, siamo spesso vittime di vampiri energetici, che molto spesso non sanno nemmeno di esserlo, anche gli ammalati, gli anziani o le persone sole possono diventare "vampiri", o semplicemente lo si ? per indole caratteriale.
Per quanto riguarda l'utilizzo magico di questa presenza, credo sia una pratica che trova le sue origini nel woodoo, (correggetemi se sbaglio!), ma come questi esistono anche le larve energetiche, che a volte non ce le manda nessuno, semplicemente le "raccattiamo" in giro o addirittura ce le creiamo da soli, con atteggiamenti deleteri per noi stessi.
Berkana
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Messaggio da Berkana »

Il vampiro ? una figura enigmatica che ha sempre affascinato e ripugnato l'uomo.
Quello letterario mi fa pensare ad una parodia o un'esasperazione di un qualcosa di "reale", insieme ad elementi fantastici. Forse il pensare alla figura del vampiro letterario ispirato a quello energetico non ? poi cos? strampalata o addirittura scontata, ovviamente le leggende prendono il misterioso come strumento da impegare nel fantastico e lo sappiamo che la fantasia non ha confini.
L'associare di Felce tra il vampiro e l'insetto(la zecca) per me non ? poi cos? insensata comunque.

Berk
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

siamo spesso vittime di vampiri energetici, che molto spesso non sanno nemmeno di esserlo, anche gli ammalati, gli anziani o le persone sole possono diventare "vampiri", o semplicemente lo si ? per indole caratteriale.
Per quanto riguarda l'utilizzo magico di questa presenza, credo sia una pratica che trova le sue origini nel woodoo, (correggetemi se sbaglio!), ma come questi esistono anche le larve energetiche, che a volte non ce le manda nessuno, semplicemente le "raccattiamo" in giro o addirittura ce le creiamo da soli, con atteggiamenti deleteri per noi stessi.
Concordo con queste parole e aggiungo che non solo il woodoo permette di "operare " con queste "presenze". Anche la nostra magia occidentale di tipo cerimoniale e anche la magia nera hanno molto a che fare con questo tipo di operazioni.
Resta comunque il fatto che una figura cos? emblematica la si puo' legare a significati tutt'altro che ultraterreni e nella figura del vampiro che succhia sangue ( vita ) gonfiandosi come una zecca o una blatta, abbiamo la parodia del consumismo imperante. Affinch? esista il nostro benessere un'ampia parte di "deboli" devono essere sacrificati......( e non vado oltre )
Come avevo accennato nel post precedente, forse ? il caso di fare una distinzione che ci permetta di approfondire meglio una tipologia di vampirismo senza andare a ledere l'altra.

chamo
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Felce
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Messaggio da Felce »

Scusa Hermete effettivamente mi sono resa conto di essere stata un p? evasiva....quello che volevo dire ? che il racconto di Carmilla non ? romanzato come gli altri evidenzia in modo particolare l'animalit? del vampiro!
Una forma scura che coccola la vittima le opprime il petto e si gonfia mentre succhia la linfa vitale...ho fatto l'esempio della zecca perchè mi sembrava lampante come richiamo e allora ho pensato che come tutti i mostri mitologici oltre a rappresentare qualche cosa...richiamano qualche morte dovuta a cause sconosciute...come la l'infezione che provoca la zecca.

In molte storie il vampiro non ? solo Nosferatu ma anche infezione che nasce dal sangue...una non-vita che nasce dalla linfa.

E' un concetto che si ritrova in tutto...il morire e il rinascere..Eros e Thanathos..nel vampiro ? più acuto.
Voleva essere una discettazione filosofica U.U
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