difficolt

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Chamo
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difficolt

Messaggio da Chamo »

Ogni studioso che si incammini sul lungo percorso della magia, avr? certamente trovato tra le tante " regole e leggi" che la governano, qualche cosa con cui si ? scontrato e gli ha reso assai difficoltoso il proseguire nello studio e nella comprensione.
Indipendentemente dal tipo di corrente che ognuno di noi segue, le difficolt? si possono trovare in ogni tipologia di "magia", ed ? per questo che sarei curioso di sapere quali sono stati gli ostacoli che avete trovato.
Personalmente ho avuto difficolt? nella comprensione dell'Albero della Vita, in ragione dei suoi tantissimi significati ed attinenze con tutto cio che gira attorno il mondo della magia.


chamo
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LightShadow
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Messaggio da LightShadow »

Ogni studioso che si incammini sul lungo percorso della magia, avr? certamente trovato tra le tante " regole e leggi" che la governano, qualche cosa con cui si ? scontrato e gli ha reso assai difficoltoso il proseguire nello studio e nella comprensione.
Sicuramente ? capitato a tutti...

Nel mio caso devo dire che la mia più grande difficolt? ? stata quella di cercare di tenere a bada la mia enorme curiosit? di scoprire ogni lato dell'Arte (da quello più "pulito" a quello più oscuro). Cosa che più di una volta non sono roiuscita a tenere a freno e mi ha fatto andare oltre ai miei "limiti". Questo sicuramente mi ha portata ad affrontare difficolt? enormi che alla fine mi ero creata io stessa...

Light
Felce
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Messaggio da Felce »

O.O....diciamo tutto...
Qualsiasi cosa faccio il primo limite sono io.Forse ragiono troppo e quindi spesso mi arrovello sul giusto non ? giusto e dei mille perchè regolano certe cose.
In passato mi sarebbe piaciuto andare oltre la porta e cercare di capire cosa c'? al di l?,ma poi mi son sempre tirata indietro perchè in fondo non mi andava di disturbare chi c'era la dietro..se vogliono parlare vengono loro da te.
Un'altra cosa...mi chiedevo perchè bisogna usare sempre tutti quei simboli tutti quesgli aggeggi ma una cosa più semplice no?vabb? in fondo gli arnesi del mestiere stanno dappertuttoU.U
..Per quanto riguarda l'Albero... Chamo...bh? la Cabala ? un bell'intruglio non trovi^^?
Berkana
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Messaggio da Berkana »

Io ho il "difetto" di razionalizzare, diciamo una sorta di meccanismo per non soccombere alle mie forti emotivit?.
Il paradosso nella mia esperienza ? nel lasiarmi andare e sentire.
Infatti a volte mi capita di vivere emozioni concentrate in un andrenalinico tocco.
Non so se la domanda si riferiva proprio a questo tipo di difficolt?, ma nell'ambito spirituale di una religione come quella pagana, ? un problemino.
Sto lavorando per?...essendo riuscita a ritagliare uno mio spazio, riesco a vivere meglio il "sentire", non a caso riesco a leggere meglio i tarocchi (per fare uno dei tanti esempi).
Dal punto di vista per? dello studio concreto, un particolare simbolo alchemico mi ha investita, non dico di vivere difficolt? nello studiarlo( e riscontrarlo nella realt?),ma so che sono ancora lontana dalla comprensione, per quanto soggettiva possa essere.

Berk
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

La cabala ? complessa e difficilmente comprensibile, ma ? anche vero che ? volutamente astrusa trattando gli argomenti che tratta.
L'albero della vita ? comunque essenziale alla comprensione: in esso vi sono le chiavi per comprendere ci? che ? in noi ed i legami con ci? che sta fuori di noi.
Gli stessi Tarocchi sviluppano i loro percorsi proprio nelle sephirot dell'albero.
Consiglio sempre a chi si interessa di magia di prendere un minimo di confidenza con l'albero della vita e studiarlo piano piano per prendere confidenza gradatamente.
La curiosit? puo' svolgere due diversi lavori: spingere ad un maggior studio per la conoscenza, cos? come spingere a bruciare le tappe.
In questo secondo caso direi che non ? niente altro che deleteria perchè nel cammino magico non si possono saltare le tappe. Ogni volta che si pensa di avere evitato una parte di cammino, inevitabilmente si viene rigettati indietro.
La difficolt? di razionalizzare puo essere semplificata con la necessit? che si ha di attribuire una valenza tangibile o riconosciuta alle cose.
E' umano e concepibile che si tenda a razionalizzare, ma non si dovrebbe basare la propria metodologia di studio sulla razionalizzazione: limita e preclude. Non tutto ? spiegabile o indicabile da questo o quel segno di riconoscimento.
Resta comunque il fatto che le difficolt? sono tante e spesso legate al tipo di cultura che ogni essere ha: la possibilit? di migliorare ? data a tutti, ma la difficolt? resta direttamente proporzionale all'impegno ed apertura mentale di ogni individuo.
Personalmente le sfide mi stimolano e da esse, pur nella difficolt?, traggo spunto per poi continuare.
chamo
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Berkana
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Messaggio da Berkana »

Resta comunque il fatto che le difficolt? sono tante e spesso legate al tipo di cultura che ogni essere ha
Vero.
La cultura la fa da padrone, in primis per la scelta di cammino spirituale e poi per il tipo di approccio, e aggiungerei le aspettative prefissate di un determinato cammino che abbiamo voluto scegliere( o forse ci ha scelto, ma questo ? un altro discorso).

Le difficolt? nascono dai limiti (anche se non si pu? generalizzare), da quanto siamo disposti a metterci in gioco, star? poi al singolo decidere se farle diventare sfide volte al migliorarsi o bandiere bianche alle quali assoggettarsi.

Berk
Hermete
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Messaggio da Hermete »

Le difficolt? sono davvero tante, molte più di quanto credessi.

Non ce n'? una specifica, non riuscirei a non generalizzare e spostare tutta l'attenzione sull'intrecciarsi dei miei pensieri che ogni giorno mi spingono a riflessioni le quali non si risolvono sempre piacevolmente!


Hermete
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Credo che le difficolta che si incontrano durante il cammino magico portino a porsi mille e mille domande alle quali spesso non si puo' dare risposta. Personalmente mi sono trovato davanti a situazioni per le quali ho dovuto cercare di " spersonalizzarmi", ovvero cercare di rendere il mio modo di valutare e considerare le cose, sterile. Ho provato a staccare il pensiero da tutti quegli impulsi che vengono dalla cultura in background e che spesso condizionano la reale visione delle cose.
Parlare di spersonalizzazione so che non ? il modo corretto di spiegarsi, ma al momento ? quello che mi riesce più semplice, pur sapendo che il cammino magico ? anche la formazione dell'identità magica del soggetto.
La continua ricerca porta a condizioni di incertezza date dalla difficolt? di comprensione degli stessi atti che si compiono, delle stesse sensazioni che si percepiscono, della loro interpretazione....ecc ecc. Come tante volte ho detto, l'umilt? di riconoscersi limitati puo' essere quel fattore che ci porta ad affrontare in modo meno dirompente tutta questa serie di situazioni per le quali siamo in attesa di risposte.
Se vi fosse tra tutti coloro che seguono il cammino magico, minore tendenza all'individualit?, credo che alcuni degli ostacoli che ci si trova ad affrontare, potrebbero quantomeno venir condivisi e considerati...con la speranza maggiore di giungere, poi, alla loro comprensione finale.
La diffidenza che spinge a non condividere con gli altri quello che ogni magista ha appreso , trovo sia uno dei limiti che creano tutta una serie di malintesi tra coloro che pur ricercando la stessa risposta, rivestono il quesito primario di una personale ed intoccabile unicit?, non tenendo conto che la magia non ha padroni.
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Berkana
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Messaggio da Berkana »

La diffidenza che spinge a non condividere con gli altri quello che ogni magista ha appreso , trovo sia uno dei limiti che creano tutta una serie di malintesi tra coloro che pur ricercando la stessa risposta, rivestono il quesito primario di una personale ed intoccabile unicit?, non tenendo conto che la magia non ha padroni.
Trovo queto capoverso particolarmente interessante.
C'? una forte tentenza all'individualit? nella pratica ma anche più in generale alla spiritualit?, e pu? essere causata dal timore di essere confusi con soggetti poco rappresentativi e alquanto modaioli.
Tendenza comprensibile a parere mio, perchè io stessa mi chiudo nel mio eclettismo.
E' anche vero per? che si rischia la sindrome del Sommo Sacerdote di 20? livello (per dirlo alla dungeon e dragons), e come abbiamo ripetuti tutti mille volte, la mancanza di umilt? rende il magista incompleto se non addirittura fuori strada.
E' altrettanto vero come ci sia pure una tendenza al buonismo ipocrita, ci sono soggetti che avvicinati al paganesimo ostentano filosofie hippy che sinceramente sono altrettanto lontane dalle pratiche del magista quanto quelle di presunzione.

La difficolt? risiede nell'equilibrio, una ricerca complessa e forse mai veramente raggiungibile da parte dell'uomo.
Il saper bilanciare richiede molto dispendio di energie e conoscenze e per quanto detentori di una scintilla divina, siamo pur sempre esseri, animali incompleti in continua evoluzione e più evolviamo più aumenta la complessit? delle nostre azioni.

Berk
Felce
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Messaggio da Felce »

Sono dell'idea che le cose vadano meritate ed ? giusto anche che se una persona riesce ad arrivare ad un suo piccolo traguardo,non sia ben disposto a divulgare le proprie opinioni in merito o le proprie soluzioni.
In fondo la variet? di osservazione rende lo studio dell'arte magica più affascinante,ognuno far? le proprie somme e a istinto creder? e approfondir? quello che ritiene più veritiero.
L'Umilt? ? un dono e tutti ne siamo provvisti chi più e chi meno come tutte le cose va sviluppato.
le verit? assolute non le detiene nessuno e chi sa tanto sa meglio di altri che questo ? vero!
L'unicit? ? importante ognuno ? diverso dall'altro sarebbe ? anche grazie a questo che si fanno passi in tutti i campi..ognuno prosegue qualcosa di diverso una sfaccettatuta differente dalla mia,ne più giusta ne più sbagliata.
E poi...la limitatezza anche se non la si ammette ci para prima o poi la strada e quindi si deve sempre fare i conti con quello che poi scateniamo.
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