di fronte al "male"...............

Moderatore: CONGREGA

Avatar utente
Chamo
CERIMONIERE
CERIMONIERE
Messaggi: 726
Iscritto il: 01/01/1970, 2:00

Messaggio da Chamo »

Ho letto attentamente questa discussione, ed ? piacevole notare i diversi punti di vista relativi ad un argomento cos? importante come quello del "male".
A prescindere dal credo personale, chi si avvicina e si addentra nella fitta selva del percorso magico, prima o poi ? quasi certo che si verrà a scontrare con il male. Male che non ? da vedersi come una cattiva azione o cattivo pensiero, ne come malattia e neppure come sofferenza, nemmeno l'atrocit? più sanguinosa ? il male di cui parlo, ma l'essenza che si nasconde dietro tutti questi avvenimenti, ed ha il potere di causarli, generandoli in maniere diverse e con risultati diversi. Leggendo le parole di bilquis, credo di avere intuito che anche lui ritiene il male come una sorta di essenza divina che genera caos in quanto ? il caos, e che ? all'opposto della stessa essenza divina che tutto mantiene in equilibrio. Anche questa ? da leggersi come dualismo della magia, e non dipendente da esplicite azioni di un mago o strega che sia versato alla manipolazione di tale essenza. La conoscenza del male implica una buona conoscenza delle leggi che regolano la magia, in quanto sono sempre proposte entrambe le possibilit?: un dualismo che vive e si confronta continuamente vincendo della perdita dell'altro. Penso che uno sudioso di magia, sia consapevole che cos? come pu? operare al fine di ottenere cambiamenti che non ledano ne offendano, ne tantomeno rovinino e spezzino l'altrui equilibrio, pu? operare esattamente per il contrario, solo invertendo " le polarit?".
concordo con la definizione di male in quanto azione voluta e portata a compimento con consapevolezza e volonta' piena...
Personalmente non concordo con questa definizione di male, se lo limito ad una malazione che giunge a compimento, o perlomeno preferisco definire malvagia questa azione che si ? servit? del male per generarne altro ( dal male non pu? che generarsi altro male). Il confronto o l'approccio che io intendo con il male, ? con la manifestazione di quella essenza dalla quale tutto ci? che ? negativo, malvagio, lesivo, offensivo si pu? generare.
L'azione ? un'altra cosa: una azione di per se pu? essere buona o cattiva a secondo della motivazione che la suscita, e comunque resta soggettiva e legata all'etica di ognuno di noi. Cio che ? bene per me pu? essere male per te!!! Il male che intendo io va oltre poichè non si pone questo futile problema soggettivo e relativo, ma ? la matrice dalla quale pu? prendere forma ogni turpitudine.
E' complesso e facilmente maleinterpretabile questo argomento, e credo che il sistema migliore sia di affrontarlo " pezzo a pezzo", rifacendosi al proprio punto di vista, ma in ragione ed a ragione o torto di quello altrui!!



chamo
Chamo
...no juegues con la oscuridad si quieres salir victorioso.....
LightShadow
Civites Aurum
Civites Aurum
Messaggi: 360
Iscritto il: 15/01/2007, 20:13

Messaggio da LightShadow »

Non augurerei mai il male ad una persona, per? il sapersi difendere implica una conoscenza diretta col "male"... bisogna averlo assaporato, vedere come ? fatto!
Vorrei soffermarmi su questa frase di Herm... Dato che la mia intenzione di cnoscere il male ? esattamente quella^^
Il male esiste, il lato oscuro c'? e su questo non ci sono dubbi. Ed ? appunto perchè esiste e spesso agisce contro di noi che bisogna conoscerlo, meglio, saperlo riconoscere, ma mai usare per nuocere gli altri; bisogna conoscere le sue entità, ma mai evocarle. Bisogna sapere cos ? e combatterlo e per combatterlo bisogna provarlo, almeno in parte.

Light
Bilquis
Civites
Civites
Messaggi: 20
Iscritto il: 01/01/1970, 2:00

Messaggio da Bilquis »

chamo mi piace il tuo veder le cose... e concordo con la maggior parte di quanto scrivi senza qui riportarlo.

vorrei andar un pochino oltre a questo punto ora che un po' di basi son state messe:

oltre la comune definizione di questo e' bene e questo e' male... non ha senso ...e' un pensiero figlio di una cultura repressiva...

spunto: viaggiando spesso senza nulla in mezzo la natura piu' aspra una frase mi veniva sempre ripetuta... "riceverai quanto ti serve, non quanto vuoi" (you will get what you need, and not what you want) e non mi e' mai mancato un pasto od un giaciglio sicuro... anche tornato a casa col lavoro e tutto il resto...

ho fatto una scelta anni fa... il non operare mai per soddisfar la bramosia di un singolo, che sia persona, gruppo od espressine della realta'.....non partecipare alla sensazione di avversita' verso qualsiasi cosa... ed in prima persona mi son allontanato il piu' possibile da ogni sorta di invidia, bramosia, avversita'... lasciando il mio ego tutto solo a cercar di dimenticar il tempo in cui la parola POTERE lo dominava...

e la consapevolezza della magia porta ad un rischiso bivio verso la bramosia e l'attaccamento al potere....

la continua consapevolezza del viver nel rispetto di se stessi, di chi si incontra e del tutto che ci accoglie, aiuta al non sentir la propria limitazione fisica e materiale, ma alla unica volonta' di cercar la gioia nell'estirpazione della sofferenza... singola e personale o comune....
riallacciandoci alle piu' svariate culture e religioni possiam trovar chiavi comuni di lettura sebben con differenti termini.. che per non andar o.t. non cito qui di seguito.

di fronte a qualcuno che cade nel circolo opposto a quello sopra descritto io sento il formarsi di sofferenza... ed e' quella sofferenza che possiamo chiamare come la formazione ed esistenza di un male.. che chiedera' a sua volta la volonta' di manifestarsi come azione,pensiero, segno, malattia e via dicendo...

...e' l'impermanenza del tutto che ci domina... che senso ha il volerlo fermare....

cosa fate voi di fronte alla sofferenza... se non vi e' consapevolezza...
sideiso
Civites Exsilium
Civites Exsilium
Messaggi: 137
Iscritto il: 15/01/2007, 19:02
Località: milano italy
Contatta:

Messaggio da sideiso »

Ciao Felce, vero che non si puo arrivare in fondo,
ma dando una scorsa alla tua vita ricorda quando hai provato l'apice del dolore,
quale momento infinito di male ti ? sembrato non dovesse finire mai?
Come ho detto nell'altro post da quando nasciamo e la prima cosa che ci becchiamo ? uno schiaffo
comincia la nostra convivenza col male, ma in ognuno di noi esiste un momento o una circostanza che solo riportarlo a galla provoca una fitta di tristezza profonda.
Moltiplica l'intensita di quello che era all'origine quel male per il massimo delle volte che puoi concepire e poi prova anche a dargli un contesto temporale il più esteso possibile...
Sicuramente "il male", la sua essenza come parte della Dea resta imparagonabile a tutto cio che il pensiero umano puo concepire ma almeno hai idea di quello che per me significa volerlo studiare o ancora peggio pensare di poterlo imprigionare con la nostra volontà.
Questo ? il mio pensiero al riguardo e chiudo tornando a ribadire come lo studio di pratiche che abbiano la presunzione di agire in questo senso siano da evitare più che altro per buonsenso, il male non si vede ma le sue conseguenze si, tutti i giorni, ovunque anche nelle piccole cose, la Dea risiede ovunque in tutte le sue forme senza bisogno di cercarlo in antri misteriosi della nostra anima.
L'Arte permette di affinare molte doti che abbiamo e di avere un rapporto diverso con la morale,
ma il Rede bench? sia molto ambivalente una regola la d?....

Ciao
Sid
Hermete
ARTEFICES elemento ARIA
ARTEFICES elemento ARIA
Messaggi: 1006
Iscritto il: 16/01/2007, 15:11

Messaggio da Hermete »

Hermete non vorrei farlo diventar un forum tra noi due... lascio spazio agli altri per sentir cosa ne pensano...
A botta segue risposta, la discussione non ? mai stata privata, chiunque abbia desiderato parteciparvi ha sempre avuto la possibilit? di farlo (come in seguito ? stato fatto!).
Per me il male estremo lo si compie...
Questo per me non era casuale... Io, povero essere umano inetto che sono (frase da leggere sotto chiave ironica) non riesco a concepire il male senn? considerando le conseguenze che scaturiscono da azioni in questo caso inconfutabilmente umane.

La mia limitata mente non vede oltre, almeno per adesso... poi chiss?!!
Ditemi esattamente come concepite lo studio del male
Come abbiamo gi? detto, accostandosi ad esso, conoscendolo e farlo parte integrante della nostra esperienza.
e chiudo tornando a ribadire come lo studio di pratiche che abbiano la presunzione di agire in questo senso siano da evitare più che altro per buonsenso, il male non si vede ma le sue conseguenze si, tutti i giorni, ovunque anche nelle piccole cose, la Dea risiede ovunque in tutte le sue forme.
Non dico che bisogna andarlo a cercare, ma da ci? che dici sembra che bisogna fuggirne... che come si entra in contatto con esso bisogna riallontanarlo... non sono d'accordo, mi sembra un atteggiamento che mai e poi mai ci pu? aiutare nella crescita che ci siamo prefissi.
ma il Rede bench? sia molto ambivalente una regola la d?....
Il Rede ? una legge della Wicca, e se anche essa ? una religione (Neo)Pagana, non vuol dire che ogni culto pagano adotti questa legge...


Hermete
sideiso
Civites Exsilium
Civites Exsilium
Messaggi: 137
Iscritto il: 15/01/2007, 19:02
Località: milano italy
Contatta:

Messaggio da sideiso »

QUOTE]Questo per me non era casuale... Io, povero essere umano inetto che sono (frase da leggere sotto chiave ironica) non riesco a concepire il male senn? considerando le conseguenze che scaturiscono da azioni in questo caso inconfutabilmente umane.

La mia limitata mente non vede oltre, almeno per adesso... poi chiss?!!


ma il Rede bench? sia molto ambivalente una regola la d?....
Il Rede ? una legge della Wicca, e se anche essa ? una religione (Neo)Pagana, non vuol dire che ogni culto pagano adotti questa legge...


Hermete[/QUOTE]
Ciao Hermete,
perdona se ho estrapolato solo alcune frasi dal tuo post, ma trovo la prima affermazione molto ambigua, se per tua ammisione e per l'umana condizione possiamo vedere solo le conseguenze del male che non sono certo piacevoli compagnie a che scopo cercare di andare oltre?
La conoscenza come fine ultimo nella ricerca di un controllo del male ? dargli una forma gestibile, capisco chi pensa che conoscendolo lo si evita, ma non ? come l'aids, il male ? una entita che non pu? essere pienamente controllata se non per quello che riguarda le sue conseguenze sul piano fisico e materiale,
argomento a parte ? la manipolazione in cui alcuni intravvedono il potere di gestire le persone e i loro comportamenti, questo tipo di controllo rientra sempre in una sfera "finita" e le sue applicazioni oltre a richiedere molta energia sono limitate sia nel tempo che nell'efficacia e se usati per fini di sopraffazione subiscono inevitabilmente un ritorno
(Wanna Marchi docet)... ? molto azzardato e perdonatemi l'accostamento improprio ma l'uso di questa persona per condizionare caratteri deboli ? una buona dimostrazione di come anche chi con l'Arte non ha nulla a che spartire possa usare certi strumenti.

Per quanto riguarda il Rede vale l'unica regola che uso per scritti di qualsiasi genere,
sono stati fatti da umani e quindi restano semplici interpretazioni soggettive e non verit? assolute. Ma nel nostro cammino l'interpretazione ? essenziale e io mi riconosco nel Rede rispettando chi segue altre regole
o chi pensa di non averne.
A presto,
Sid
Hermete
ARTEFICES elemento ARIA
ARTEFICES elemento ARIA
Messaggi: 1006
Iscritto il: 16/01/2007, 15:11

Messaggio da Hermete »

ma trovo la prima affermazione molto ambigua, se per tua ammisione e per l'umana condizione possiamo vedere solo le conseguenze del male che non sono certo piacevoli compagnie a che scopo cercare di andare oltre?
L'uomo deve aspirare ad andare oltre le sue solite vedute, secondo me pu? davvero elevarsi e migliorarsi...

Se definiamo come "Uomo Comune" colui che non si interessa alla pratica della magia, e lo distinguiamo da colui che la segue, per mia opinione vedrei come il primo abbia dei limiti cui per suo volere (o attitudine) non si sforza di olptrepassare, in questo caso non vedr? che il male come prodotto di un'azione voluta ed umana... non vedr? mai l'essenza che c'? dietro.
L'uomo che si interessa di Arte prima o poi entrer? in contatto con questo male (se lo ? andato a cercare? Forse....!).

Poi sta a lui scegliere se accostarsi tanto da studiarlo e conoscerlo o meno, se lo far? avr? un bagaglio in più (anche se ha rischiato molto per averlo, sia di divenire "contagiato" dal male, che di subirne!).... nel caso decidesse di lasciarlo stare, benissimo... le scelte non si discutono.... per me, anzi... PER ME, avr? un limite in più ed una conoscenza in meno.
Mi d? l'idea come se si mettesse i paraocchi come i cavalli.
e io mi riconosco nel Rede rispettando chi segue altre regole
o chi pensa di non averne.
Sid, come dici... "Io mi riconosco", significa che il Rede non vale per tutto il culto pagano!!


Hermete
Avatar utente
Chamo
CERIMONIERE
CERIMONIERE
Messaggi: 726
Iscritto il: 01/01/1970, 2:00

Messaggio da Chamo »

La conoscenza magica,....
e la consapevolezza della magia porta ad un rischioso bivio verso la bramosia e l'attaccamento al potere....
.....ha purtroppo questa prerogativa, e non sempre si ? cos? umili da riconoscere questa brama che non ? altro che la fine dello sviluppo spirituale.
La conoscenza del male, non significa nemmeno "ricerca smodata o sconsiderata di esso", non occorre "sfidare" ne tentare pericolose evocazioni, anche perchè si hanno diverse possibilit? di confronto con esso: una delle tante ? cercare di aiutare e liberare una persona colpita dal male per via magica.
capisco chi pensa che conoscendolo lo si evita,
....non credo che nessuno osi pensare che conoscere il male sia "evitarlo", assolutamente no, ma aiuta a riconoscerlo poichè spesso ? cammuffato da qualcosa d'altro, usa le nostre debolezze e paure, e stravolgendone i significati illude terribilmente e convince di ci? che non ?.
Una della tante possibilit? che un mago/strega ha , ? quella di poter ricreare equilibrio la dove non c'?, la dove ? stato compromesso: se si parte dal presupposto che il male ? caos, e il non equilibrio, allora la conoscenza che io avr? di lui, mi permetter? di tentare almeno, di ristabilire quell'equilibrio mancante e che ? artefice di dannose conseguenze a uomini o luoghi o situazioni...ecc..ecc!
Nessuno, credo, si voglia ergere a Mefistofele della situazione, ma anche vero che se un magista/strega si trovasse nella situazione in cui una persona viene umilmente a chiedere aiuto per comprendere in primis, e per ristabilire la mancanza di equilibrio che sta travolgendo la sua vita, non si potrebbe rifiutare in alcun modo sapendo che almeno una speranza e forse una possibilit? di riuscita, sono nelle possibilit? del mago.
Nessuna corrente magica incita al male, o alla sua smodata ricerca per scopi opinabili e rilegabili nella limitatezza della comprensione umana, ma come si sa, lo studio della magia offre ogni strumento per poter addentrarsi nei meandri magici riguardanti il male.
Crescere magicamente significa modificare anche il proprio modus pensandi, aprendo la propria mente e sopratutto abbattendo tutta quella serie di ostacoli come l'invidia, la presunzione, l'intolleranza, .....insomma tutte quelle piaghe che fanno dell'uomo un essere cos? meschino e poco elevato.
Citando Sid che nomina il Rede;sono daccordo con te nel rispettare l'intrinseco significato racchiuso da questo dogma nel quale tu ti riconosci, ma concorderai con me che il complesso mondo magico, il suo studio, le sue sfaccettature, interpretazioni ecc, non si limitano al significato del Rede.


PS: splendida discussione a mio parere!!!! ...non trovate?




ciao
chamo
Chamo
...no juegues con la oscuridad si quieres salir victorioso.....
sideiso
Civites Exsilium
Civites Exsilium
Messaggi: 137
Iscritto il: 15/01/2007, 19:02
Località: milano italy
Contatta:

Messaggio da sideiso »

Si Chamo, questa discussione ? davvero bella e molto coinvolgente,
per rispondere alla citazione di Hermete sul Rede, come ho gia detto cio che ? stato manipolato dall'uomo (come succede agli scritti che hannno la presunzione di essere dottrine donate dagli Dei agli umani per trarli dal caos) ha una valenza soggetiva, sia interpretabile e soggettivo, cosi come la realt? riportata dai quotidiani rispecchia sempre e solo una parte di verit? vestita delle opinioni di chi scrive.
Per quanto concerne la posizione di Chamo concordo sul fatto che rifiutare l'aiuto a una persona che chiede lumi sui suoi disagi sia un'azione non congrua per chi opera nell'Arte ma non mi stanco di ripetere che al di la della manifestazione esteriore con cui il male si manifesta vi ? l'essenza, possiamo aiutare una persona a ristabilire il suo equilibrio ma ci manterremmo sempre su un piano "finito", l'aiuto del'operatore posta la sua azione sull'umano e sul suo disagio che ? ancora una propagazione dell'essenza. Il male fa parte della nostra interezza e ci accompagner? sempre.
Continuo a domandarmi com'? che se l'evidenza del "bene" ? cos? lampante per tutti e nessuno si sbizzarisce nella ricerca della sua essenza ma dei suoi "effetti materiali" come mai il "male" invece ? in grado di accendere diaspore cos? coinvolgenti?
Non ? da sempre la ricerca del proibito e della trasgressione un modo per distinguersi dagli altri e sentirsi "diverso"???
Chi almeno per una volta non ha sentito il fascino decadente dell'angelo dannato??
Perdonatemi, so che in questi toni ? facile leggere una reprimenda morale e in parte lo ?,
non dimentichiamo mai le responsabilit? che derivano dai nostri atti, quali che siano.

Evocare nella fantasia di chi si avvicina all'Arte l'idea di un controllo sugli elementali o ancor di più sugli equilibri che sostengono l'esistenza umana ? un richiamo molto forte, e praticare con questa visione ? si abbastanza innocuo dal punto di vista esoterico giacch? l'approccio sbagliato vanifica qualsiasi forma di Arte, ma ? anche uno stimolo per costruire pensieri deviati, presunzioni di potere e desiderio di onnipotenza e i risultati sono, spero, facilmente immaginabili...

mi scuso per l'esuberanza degli interventi ma l'argomento mi coinvolge molto.

Un abbraccio a tutti
Sid
Felce
ARTEFICES elemento FUOCO
ARTEFICES elemento FUOCO
Messaggi: 607
Iscritto il: 19/01/2007, 20:58

Messaggio da Felce »

La conoscenza magica,....
CITAZIONEe la consapevolezza della magia porta ad un rischioso bivio verso la bramosia e l'attaccamento al potere....

.....ha purtroppo questa prerogativa, e non sempre si ? cos? umili da riconoscere questa brama che non ? altro che la fine dello sviluppo spirituale.
Infatti,ogni qual volta ci si rende conto di essere arrivati al capolinea,bisogna avere la capacit? e la forza di guardarsi dentro e ammettere che ? ora di fare marcia indietro.
Mi sono resa conto,chiacchierando con le persone che il più delle volte,le persone si lascino arretare da questa sorta di onnipotenza,senza rendersi conto che ? solo apparenza...poi ci sono anche i casi particolare ma n linea di massima ? cos?.
A volte ti viene lanciato un gomitolo e ci comportiamo come i gatti,lo osserviamo e lo seguiamo senza guardare dove stiamo andando fino a che non ci troviamo letteralmente legati dal filo di lana...intanto per? se non si st? in guardia,il filo potrebbe imprigionarci e arrivati a quel punto ? molto difficile capire il nostro limite,e quando abbiamo la coscienza di questo,succede una cosa molto brutta...ho visto che si perde la stima nelle proprie capacit?,siamo piccoli piccoli e a volte indifesi e questo penso sia il più brutto degli smacchi che ci possa essere fatto.
Rispondi