Il Potere della Parola

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MagOscuro
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Messaggio da MagOscuro »

Ho letto la vostra discussione interessantissima, gentes...e mi chiedo se non ci fosse post migliore per inaugurare il mio ritorno.

La parola ? fatta di sillabe, ma anche di radici e temi.

Io direi che sono le radici e temi specifici a dare parole di potere. Radici che per gli antichi, vedi grimori vari, erano recitate secondo l'accento delle lingue latine, greche o assirobabilonesi, infine greco alessandrine.
E lingue francesi, tedesche, italiane e inglesi e cos? via per le varie nazioni europee.


Io non ho l'esperienza pratica che avete voi, ma ancora oggi...parole come "Omm" o Woden stesso sprigionano qualcosa che, se messa in relazione ad altri elementi, quali una precisa cerimonia o ideologia danno a volte dei risultati.

Il suono per me ? una conseguenza della parola, mi spiego: se uno sillaba una parola e non lo sa pronunciare, non tutti lo capiscono.
Esempio Stonehenge o Menhir, se io le pronunciassi come va fatto, aspirando la acca, nessuno all'inizio mi capirebbe.
Per? si pronunciano in modo diverso...o come Anjou, che sarebbe una dinastia di nobili francesi e che in Italia chiamiamo Angi?...ai Francesi, come la pronunciamo noi non direbbe nulla...cos? alla maggior parte degli Italiani la parola Anjou...quindi va specificato il contesto credo.
Affascinante ? parlare di queste cose a livello filosofico, ma poi potete farmi esempi pratici, come Chamo, di qualche parola simile?
So con Certezza che per gli Antichi essere privati del proprio nome personale, il nome proprio che usiamo noi, era una specie di maledizione....
Hermete
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Messaggio da Hermete »

Intanto ben tornato Mago...
per gli Antichi essere privati del proprio nome personale, il nome proprio che usiamo noi, era una specie di maledizione....
Questo poichè toglieva ogni identità.... il nome identifica un essere, non averlo più significa essere niente....


Hermete
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Ben tornato MagOscuro.....conti di restare o pensi ad una tua prossima ...." sparizione "??? ( scherzo ..ben tornato davvero ).
Anche la tua visione e spiegazione del tuo pensiero relativo all'argomento di questo post ? un'altro tassello che si unisce ai tanti che vengono a formarne la risposta.
Da quanto si ? letto, ? evidente che l'importanza della voce e della parola sono riconosciuti da tutti noi: vi ? chi pensa alla maggiore importanza di una piuttosto che l'altra, ma in ambito magico credo sia accettata da tutti l'idea che voce/parola sono importanti elementi, ma dei quali non si hanno abbastanza conoscenze e familiarit? d'uso.
Un'altro esempio che mi viene alla mente rifacendomi alle parole di Hermete .....
Questo poichè toglieva ogni identità.... il nome identifica un essere, non averlo più significa essere niente...
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e riguarda l'importanza della parola/nome, ? relativo ad un intervento magico di tipo lesivo, durante il quale vi ? la fase relativa al " battesimo" del feticcio: battesimo che significa identificazione ed attivazione del feticcio stesso ( qui mi fermo e non scendo in dettagli ): anche questo uso della parola/voce dimostra quale sia la funzione specifica che in un preciso atto magico, entrambe svolgano.
L'importanza dei mantras ??? Altro potente mezzo che utilizza entrambe le cose: voce e parola !!
chamo
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