Ditemi una sola buona ragione per non considerare il Buddhismo una religione?
Perch? non ha divinit??
Esiste comunque un'aspirazione alla divinit? interiore dell'individuo e questo per me pu? bastare.
Che all'inizio non era una religione non vuol dire proprio niente.
Il buddhista deve praticare due volte al giorno(alla mattina e alla sera) e parlo di una vera e propria pratica, fatta di "mantra" (anche se non ? giusto chiamarli cos?), raccogliementi e meditazione, volti al raggiungimento della felicit? interiore ed esteriore.
Come dice Felce, non si ? divinizzata la figura del Buddha, ma si prende come ispirazione alla propria pratica e agli obiettivi d'illuminazione che il praticante aspira...i buddhista parlano di raggiungimento della buddhit?, proprio come raggiungimento dell'illuminazione, cos? per risolvere i propri debiti karmici.
Per concludere, non bisogna confondere il buddhismo vero e proprio, con quello praticato dal Dalai Lama, che ? tutt'altra cosa, infatti quest'ultimo non permette alle donne la pratica.
Berk
Religione? Cristiano? Pagana?
Moderatore: CONGREGA
Allora,per quanto mi riguarda non ? importante se o non viene considerata religione,in fin dei conti anche qui ? solo una definizione.Ma visto che c'?....
Religione ? il termine che si da a quell'insieme di riti e pratiche che assumono e che riconoscono un gruppo di persone,da qui per? scaturisce il problema della diversificazione delle varie culture "religiose".
Mi spiego finch? si vuole intendere la religione come legame tra più persone,come via della salvezza o accrescimento spirituale il discorso mi pu? anche andare bene per il Buddhismo....ma nel grande complesso delle religioni non ci rientra a tutti gli effetti.
Perch? si considerano Religioni quelle rivelate o comunque quelle con una o più divinit? ben delineate e con una gerarchia.
Il mio discorso sul Dalai Lama era per sottolineare il percorso a più vite del Buddhismo...che vuole vedere questa figura come la reincarnazione del dalai Lama precedente cio? un Buddha che ritorna come guida che poco ha a che fare con la Divinit?.
Il discorso ? più antropologico/filosofico che reale.
Religione ? il termine che si da a quell'insieme di riti e pratiche che assumono e che riconoscono un gruppo di persone,da qui per? scaturisce il problema della diversificazione delle varie culture "religiose".
Mi spiego finch? si vuole intendere la religione come legame tra più persone,come via della salvezza o accrescimento spirituale il discorso mi pu? anche andare bene per il Buddhismo....ma nel grande complesso delle religioni non ci rientra a tutti gli effetti.
Perch? si considerano Religioni quelle rivelate o comunque quelle con una o più divinit? ben delineate e con una gerarchia.
Il mio discorso sul Dalai Lama era per sottolineare il percorso a più vite del Buddhismo...che vuole vedere questa figura come la reincarnazione del dalai Lama precedente cio? un Buddha che ritorna come guida che poco ha a che fare con la Divinit?.
Il discorso ? più antropologico/filosofico che reale.
Felce la penso esattamente come te, solo che a questo punto il discorso verte sul termine definizione, non stiamo discutendo se ? giusto essere riconosciuti o meno, il che sarà parte dell'intimo sentire di ognuno o no?
Purtroppo quando l'uomo mette il suo zampino non pu? non modificare il concetto originario di di ci? che va a modificare. Questo non ? affatto condannabile a parer mio poichè ? naturale interepretare ci? che si presenta sotto i noistri sensi come ? a noi più congeniale... il condannabile ? invece il forzare gli altri a "sentire" come noi, tutti alla stessa maniera... ed ? questo che ogni religione arriva a fare...
Hermete
Purtroppo quando l'uomo mette il suo zampino non pu? non modificare il concetto originario di di ci? che va a modificare. Questo non ? affatto condannabile a parer mio poichè ? naturale interepretare ci? che si presenta sotto i noistri sensi come ? a noi più congeniale... il condannabile ? invece il forzare gli altri a "sentire" come noi, tutti alla stessa maniera... ed ? questo che ogni religione arriva a fare...
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Hermete hai espresso il concetto in modo superlativo, non tanto condannare il voler "adeguare" determinate sensazioni, bens? ? condannabile voler imporre ad altri il proprio modo di vivere e sentire quelle determinate sensazioni.Hermete ha scritto: Purtroppo quando l'uomo mette il suo zampino non pu? non modificare il concetto originario di di ci? che va a modificare. Questo non ? affatto condannabile a parer mio poichè ? naturale interepretare ci? che si presenta sotto i noistri sensi come ? a noi più congeniale... il condannabile ? invece il forzare gli altri a "sentire" come noi, tutti alla stessa maniera... ed ? questo che ogni religione arriva a fare...
Hermete
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