Festa dei morti

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Gufo
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Festa dei morti

Messaggio da Gufo »

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Queste notti sembrano non finire mai...siamo nel omento dello scorpione a livello zodiacale e pare quasi di inabissarsi sempre piùù negli abissi oscuri, che possono spaventare perchè non ne vediamo il fondo, ma alla cui oscurità  possiamo rendere sensibili i nostri occhi interiori...

Venerdì e per tre giorni successivi, sanciremo il capodanno...entriamo nella fase alchemica della "nigredo"...dobbiamo vedere la nostra "ombra" e servirici di essa per custodire il SEME che abbiamo ampiamente trattao in passato...

E possiamo e dobbiamo prendere contatto con il nostro passato (di questa e di altre vite), riscoprire il potere dei nostri antenati e offrire loro qualcosa...

Voi come lo festeggiate?

UNA RICHIESTA PER DARKNESS:

Tu non eri un devoto di ADE?
Potresti raccontarci qualcosa di lui?Ma tu lo chiami PLUTONE vero?
Ultimamente sono molto interessato alla sua energia...


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O tu dall'animo forte, che abiti la dimora sotterranea,

il prato del Tartaro dall'ombra profonda e senza luce,

Zeus ctonio, con lo scettro, accogli di buon animo questi riti,

Plutone, che hai le chiavi di tutta la terra,

che arricchisci la stirpe mortale con i frutti dell'anno;

tu che ottenesti come la terza parte la terra del tutto sovrana,

sede degli immortali, possente sostegno dei mortali;

tu che hai stabilito il trono sotto il luogo tenebroso

lontano, instancabile, senza vita, indistinto Ade

e cupo Acheronte, che contiene le radici della terra;

tu che in grazia della morte domini i mortali, o Eubulo

molto esperto, che una volta la figlia di Demetra purificatrice

avendo presa in sposa strappata dal prato attraverso il mare

con la quadriga portasti in un antro dell'Attica

nel demo di Eleusi, dove sono le porte dell'Ade.

Tu solo sei giudice delle opere invisibili e visibili,

invasato, onnipotente, santissimo, splendidamente onorato,

che ti rallegri dei nobili sacerdoti e dei puri riti;

ti prego di venire benevolo compiaciuto degli iniziati.

da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

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