Amore: Quanto può essere conosciuto dall'uomo!

Sogni, Sfoghi e Poesie

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Exilia
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Messaggio da Exilia »

Io voglio bene a me stessa ma anche agli altri..Non dico il contrario..Ma indubbiamente fondersi con una persona a mio giudizio ? troppo...? bello fin ch? dura..ma dopo? Ti ritrovi sola ..senza nemmeno te stessa..Io AMO la natura e pian piano sto amando anche le cose che ripugnavo..ma non posso unirmi con loro perchè quando se ne andranno..io me ne andr? con loro..capisci? se poi sbaglio in qualche punto vorrei che qualcuno me lo dicesse. O almeno mi esponga la sua opinione..adoro i confronti e se qualcuno mi convincer? del contrario..mi inchiner? al suo cospetto.. :lol:
elfobianco)O(
Magus Herbae
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Messaggio da elfobianco)O( »

non ti sembra assolutamente prematuro cercare delle spiegazioni e delle risposte quanto sei solo all'inizio di un tentativo di percorso?
Non credo di aver dato risposte a tali quesiti ma ho dato il mio punto di vista secondo l'amare se stessi e la ricerca che bisogna fare, so bene che non posso rispondere a quesiti tanto pragmatici ^^
Il paragone con l'archologo....non calza molto!! L'archeologo mette a frutto gli anni in cui ha studiato e ricercato, scavando e seguendo il filo logico dei progetti nati dalla sua stessa conoscenza. Non si tratta di un lavoro simile a quello introspettivo e meditativo: l'archeologo scava laddove lo conducono i suoi calcoli e ci? che emerger? da quello scavo sarà un tassello che andr? ad inserirsi nell puzzle che compone le varie civilt? susseguitesi sul pianeta.
L'archeologo ? un paragone per far capire la fatica che bisogna fare sia fisica che intellettuale per forse ricevere in cambio quello che pu? essere una ricompensa straordinaria.
L'unico momento in cui non si usa, o non si dovrebbe usare la maschera, ? quando ci si trova faccia faccia con il proprio se. La mascher? ? la finzione e sai bene che fingere agli altri ? possibile, ma a se stessi no.
Ecco ? questo il punto. Io so chi sono o ? solo il frutto di cio che voglio vedere? So benissimo che fingere a se stessi ? impossibile eppure ci sono meccanismi che portano anche a nascondere il vero io a se stessi. So di non conoscerne e so che non ? il mio caso so chi sono devo solo accettarlo.

Grazie della risposta chamo come sempre mi hai aperto il mondo ^^

Elfo)O(
Hermete
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Messaggio da Hermete »

Penso che non riusciamo a considerare una cosa senza la sua controparte negativa... non riusciamo a trovare un'armonia, o meglio... non riusciamo proprio a concepirla.

Questo ? uno di quei grandi ostacoli che diventa limite per noi... Le parole di Exilia sono in parte vere, ma non hanno nulla a che fare con la spiritualit? se non lontano dalla materialit?.... Penso che l'accettazione di situazioni, come perdere una persona cara, se accettate veramente, nella loro essenza, possono apportare molta quiete interiore, ad uno stato beato.... lo chiamiamo Amore? Si, io lo chiamo Amore in quanto esso, a parer mio, si sviluppa da una base in cui vi ? quiete, calma e serenit? profonda.

Per quanto riguarda la volontà, posso essere d'accordo, ma la volontà di cui l'uomo necessita ? molto più profonda di quella che comunemente disponiamo. La volontà ? spesso uno sforzo che la nostra mente compie del tipo: "devo volere quello!", spoglio da qualunque sentimento che non sia una smodata voglia di aver un tornaconto.... non riusciamoa guardare le cose nella loro essenza.... ma nemmeno ci proviamo a considerare questa ottica.

L'uomo deve volere trovare le chiavi per aprire i cassetti, metafora utilizzata da Elfo.... ma sono d'accordo con Chamo quando sottolinea che questa volontà da sola non basta, ma credo vi sia altro sotto le considerazioni di Chamo... anche se quando dice "consapevolezza" riassume molto di ci? che intendo e che non riesco ad esprimere con le parole.
Ecco ? questo il punto. Io so chi sono o ? solo il frutto di cio che voglio vedere? So benissimo che fingere a se stessi ? impossibile eppure ci sono meccanismi che portano anche a nascondere il vero io a se stessi. So di non conoscerne e so che non ? il mio caso so chi sono devo solo accettarlo.
Fingere a se stessi si pu?... ma solo in apparenza. Vedremo ci? che ci fa comodo, ma ci? non significa che nel nostro inconscio non sappiamo di questa "messa in scena".... lo sappiamo eccome, e molti segnali pervengono in superficie solo che.... vengono ignorati anche questi segnali. Come se dessimo una mano di vernice per coprire una scritta su un muro... e dopo questa mano ne diamo un'altra, e ancora un'altra e cos? via per molte volte. Alla fine quella scritta l'abbiamo coperta, ma non eliminata. Un bravo restauratore la potr? far riemergere nel suo splendore...

Le maschere, ricordiamo, sono dei meccanismi di difesa. Eliminarle ? possibile, ma non ? facile perchè sono schemi mentali ripetuti nel tempo... disfarle fa si che la nostra mente rimanga invulnerabile fino a che non si rafforzi (nella giusta maniera), ma riechiede tempo e sofferenza., questo ? certo.

Interessante argomento ma di cui si potrebbe sviluppare un post a aprte per approfondirlo e per lasciare questo sul tema proposto.
Grazie della risposta chamo come sempre mi hai aperto il mondo ^^
Addirittura!!!!!!!! :O


Hermete
elfobianco)O(
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Messaggio da elfobianco)O( »

Hermete nelle parole di chamo c'? molto di più, quella affermazione non ? solo un grazie a questa risposta ma un grazie generale. Un grazie che va a tutti coloro che mi stanno accanto e tra questi ci sei anche tu DArk Berk e tanti altri un grazie a tutti voi. Credo che anche questo sia "amare".

Elfo)O(
Hermete
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Messaggio da Hermete »

Hermete nelle parole di chamo c'? molto di più
Appunto poi ho detto:
anche se quando dice "consapevolezza" riassume molto
Infatti preciso poi che:
di ci? che intendo
... cio?, sotto le parole di Chamo, che ritengo giuste, credo ci sia altro, e la parola consapevolezza ? una sintesi molto complessa, che comprende cose che non si possono descrivere a parole... spogliando la parola consapevolezza dal suo solito significato, ed ampliandola magari a quelle esperienze personali che tutti indistintamente abbiamo.

Credc che sia successo a tutti pensare, riflettere su di un qualcosa e arrivare a comprendere... ma questa comprensione ? diversa dal solito, ? una piccola illuminazione, ovvero capisci quella data cosa.... ripeto che non riesco a spegare a parole questa sensazione, perchè ? forte, diversa dal solito... ma penso/spero abbiate capito ci? che intendo.

Mi verrebbe da fare un paragone con la scuola, anche se non ? completamente appropriato alle tematiche qui trattate, forse pu? aiutarmi nella spiegazione. Quando non riuscite a capire il risultato di una formula matematica, i passaggi fatti per arrivare ad essa... nonostante li avete scritti la, davanti ai vostri incerti occhi.... e poi scatta una sorta di "click", in cui tutto vi ? chiaro... ecco, io considero questo passaggio come una piccola illuminazione!


Hermete
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Partiamo semrpre dal presupposto che a volte le parole non sono in grado di descrivere a fondo i nostri pensieri, tantopiù se questi pensieri sono legati alla spiritualit? ed alla trascendenza. La difficile posizione in cui ci si trova quando si decide di cominciare un lavoro di introspezione, ? proprio la confusione che si crea. Scavare in se stessi, non sempre, anzi quasi mai, rivela quello che vorremmo o spereremmo, bens? ci fa sbattere contro aspetti che non ci piacciono, che conosciamo poco. La necessit? di continuare in un tipo di lavoro cos? difficile e che porti ad avvicinarsi alla maggiore spiritualit? e trascendenza, non dovrebbe mai dimenticarsi dell'umilt?: parola che spesso la si vincola all'idea di " diminuzione, svalutazione, riduzione, ecc! tutto questo legato al proprio s?. Non ? cos?: umilt? ? la consapevolezza di accettarsi e di riuscire a comprendere senza la sueprbia di stravolgere ci? che possa sembrare privo di valore, ma che invece ne ? pieno. Anche la capacit? di allargare la propria percezione e la maniera in cui si osservano le cose ed i fatti, ci dovrebbe aiutare a fare si che non si cada in quel facile errore che ? la convinzione di sapere, quando non si ha riconosciuto ci? che si ? trovato in noi. Spesso si ha paura di restare indietro, di perdere delle tappe, di non riuscire a giungere dove si vorrebbe, facendoci optare per la scelta di scorciatoie: non esistono putroppo, e solo lapaziente perseveranza possono fa giungere laddove si pensa. Personalmente credo che quando si inizia un cammino di ricerca trascendentale, si debba per forza non avere preconcetti e presunzione. Ogni punto che si scoprir? e che servir? a rivelare una minima parte di quello che si cerca, non deve mai essere limitato a quello che ha rivelato, ma considerato come un " inizio", senza vincolo e misura, ma dal quale proseguire. E' putroppo difficile e richiede un impegno che spesso non siamo disposti a concedere, ecco perchè ? meglio non dimenticare mai l'umilt? di riconoscere il limite nostro.
chamo
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...no juegues con la oscuridad si quieres salir victorioso.....
Lexiablade
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Messaggio da Lexiablade »

Per m? l'Amore ? una parola coniata dall'uomo per contenere una sfera di sentimenti, emozioni, stati d'animo a volte contrapposti e dolorosi, a volte tanto intensi da mandare letteralmente in cortocircuito tutto ci? che sino a prima di entrarne in contatto sembrava talmente logico e ovvio da essere scontato. Non voglio scendere all'accezione filosofica del termine che si presta a infinite considerazioni a seconda dello stato d'animo in cui lo viviamo o alle briglie che la societ? moderna, inquinata da preconcetti e dogmi dettati da quella parte destra del nostro cervello e da regole che da solo l'uomo si ? costruito nei secoli per rispondere alla richiesta pressante di una morale bigotta imposta dall'impero piu vasto che il mondo ha ormai da duemila anni come precettore.
E' chiaro che sto parlando di Amore e non di Affetto o di bene, valori altrettanto se non più forti,ma per mel'amore ? quel sentimento che nasce tra due persone non necessariamente di sesso diverso, che altera anche una serie di funzioni metaboliche, accelerazione del battito cardiaco, euforia, autostima e senso di onnipotenza, e all'opposto senso di vuoto, angoscia, apatia. L'Amore non ha molti modi di essere definito e in effetti dire ti amo alla persona che in un periodo della vita entra in simbiosi ? l'unica cosa che si riesce a dire da quando ? stata inventata la parola. Poeti, cantanti, pittori e artisti di ogni tipo lo hanno definito sempre e solo per metafore perchè le parole per descriverlo ancora non sono state inventate.
ESistono come ho detto prima il bene infinito che si puo provare per un figlio, l'affetto pregnante che si prova per un caro amico ma l'Amore ? diverso e indefinibile e spesso arriva inaspettato e illumina la vita cosi come altrettanto spesso finisce e lascia crateroi incolmabili nell'anima,
Ferite che per quanto col tempo possano rimarginarsi lasceranno sempre ciccatrici ben percepibili al tatto e che ogni volta che per caso ci troveremo a toccare provocheranno sempre lacrime di malinconia.
Questo ? per me amore e concordo in parte con Exilia quando dice che in ogni caso porta con se anche una parte di ditruzione.
Sincero,
Sid
Drusilla
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Messaggio da Drusilla »

Questo topic ? perfetto per me..per me che sono eternamente innamorata dell'amore..l'amore ? la "cosa" più bella del mondo..l'amore ? in tutto..amore per un ragazzo,per una ragazza,per gli amici..per la famiglia..per gli animali...per la natura,la musica,l'arte,il teatro,la magia..l'amore ? tutto..? imbattibile..l'amore ? vita..
Hermete
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Messaggio da Hermete »

E' chiaro che sto parlando di Amore e non di Affetto o di bene,
Certo, sono molto differenti i due termini. Solo che io credo che quello che pu? provare l'uomo, nel suo stato materiale ? solo affetto, non vero e proprio Amore, nel senso che ho voluto dargli dando inizio a questa discussione.
Come lo identifichi tu l'Amore riguarda solamente l'interazione che avviene tra persone... mi spiace ma mi sembra troppo riduttivo... ed impuro. troppe emozioni mescoalte che danno solo confusione... io cerco di dare la definizione di un immaginario stato beato, dove non vi sono pensieri "retrogadi", ma solo diretti verso il bene per la persona (o situazione, o cosa, o animale o l'intero Creato!).
ESistono come ho detto prima il bene infinito che si puo provare per un figlio
Credo che solo l'Amore verso un figlio possa avvicinarsi al vero Amore... anche se spesso non ? cos? in quanto si pu? agire (nei confronti del figlio) per egoismo.

L'Amore, non pu? portare male e distruzione, l'amore si (notare la A)..... Quoto comunque Drusilla.


Hermete
zodd
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Messaggio da zodd »

Amore in qualche modo deve significare distruzione, ma non sofferenza. Ovviamente il termine distruzione ? troppo forte, ma ? se davvero si ama una persona si deve mettere da parte se stessi. Se per? questo implica una qualche sofferenza allora l'amore non ? ancora maturo. Seguendo questa line di pensiero più si ama più ci si distrugge...ma questo non ? negativo secondo la mia visione: infatti anche altre persone si annichiliranno per noi quindi ? come un morire delle singole persone per dare vita ad un essere 'unico'. Ovviamente questo ? l'estremo al quale non si arriva mai...nella realt? ci si annulla un p? dalla nostra parte e si guadagna un p? nella parte comune ..quindi i conti alla fine tornano sempre! VI pongo questo quesito che mi contraddice: i grandi amori citati da letterati e poeti (quindi le persone che meglio sanno esprimere i propri sentimenti) sono molto spesso non corrisposti, impossibii, o con un finale tragico...o almeno sono quelli con i quali identifichiamo meglio la parola amore. Ci? non ci porta alla conclusione che l'amore più grande ? quello che d? più sofferenza?
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