Angelus sei stato chiarissimo ed esaustivo.
Il volere suddividere i mezzi con cui fare del male ad una persona, non cambia poi il risultato finale, e mi stupisco di leggere che una strega che per stessa sua stessa natura "? magia", rifugga da essa in caso dovesse nuocere a qualcuno. E' un non riconoscersi in cio che si ? e cio che si fa.
La magia comprende il " bene" ed il "male".....come dicemmo in relazione al tipo di incantesimi da inserire nel Grimorio. Chi ? strega per "fare del bene" deve conoscere come ? stato fatto "il male" per poterlo sconfiggere, oppure si ha una visione della strega buona e che fa tisane profumate rifuggendo dagli aspetti più complessi dell'arte magica stessa.
Il fatto di seguire il cammino dell'Arte, io personalmente lo vedo come un dono legato alla propria decisione e volontà: come dice Hermete ......>
occulte come nascoste
quindi difficili da trovare ma raggiungibili.
Rifacendomi delle parole di Angelus concordo sul dire che il "bene" di uno, non ? detto sia poi il "bene" dell'altro, ed anche qui ci sarebbero lunghe considerazioni da fare.
La magia non ha colori ed allo stesso tempo li possiede tutti: cos? dicasi per il bene e per il male. Un'arte cos? complessa e profonda, dai significati etici e spirituali spesso incomprensibili con la nostra metrica di valutazione, dovrebbe rendere colui che la abbraccia, libero da influenze morali date da altrettante correnti di pensiero religioso che si sono accumulate nei secoli, e che hanno influenzato la crescita e sviluppo culurale dei popoli. Forse anche queste parole .....
Personalmente non potrei mai utilizzare la magia per scopi che sono l'opposto di: fare del bene.
ne sono un'ulteriore dimostrazione. Vincoli di secoli non sono facili a cancellarsi, ma neppure impossibili.
chamo