Etica in Magia, Ma possiamo?

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follettinakiara
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Etica in Magia, Ma possiamo?

Messaggio da follettinakiara »

Da una discussione chattosa con la cara LuceOmnibus ? sorto un dilemma assolutamente gustoso sull'Etica in Magia!

Fare o non Fare?
Questo ? il dilemma!

La strega ? colei che plasma la realt?
dalla quale pu? creare o distruggere,
dalla quale pu? dar vita ai suoi desideri;

A volte questi desideri incontrano la volontà di altre persone naturalmente più deboli della Strega che detiene la conoscenza acquisita dalla pratica e qui sorgono i problemi... Prevaricare quella volontà o lasciar correre?

Sono giusti o utili legamenti?
Sono giuste o utili le vendette?


La parola a Voi.

Angelus Deorum
Ultima modifica di follettinakiara il 03/02/2007, 6:33, modificato 1 volta in totale.
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Argomento scottante...
giustizia ed utilit? non sono certo termini che vadano daccordo l'uno con l'altro: se si parte dal presupposto che
la volontà di altre persone naturalmente più deboli della Strega
la carenza di giustizia ? gia insita in questa diseguaglianza. L'utilit? ? un discorso diverso e che pu? trovare una sua ragion d'essere anche nella diseguaglianza, ponendosi come opportunit? di migliorare o peggiorare condizioni, per chi abbia questa capacit?. Legare o vendicarsi di qualcuno, non possono certo essere concetti rilegabili ad un tipo di etica prettamente "terrena" o umana, in quanto stiamo trattando il discorso da un punto di vista" magico". Visto e considerato che la strega detiene una conoscenza superiore, ? sua responsabilit? il decidere di operare pro o contro, in ragione della sua conoscenza magica ed umana. La prevaricazione che ? insita nel "legare" o "colpire" qualcuno, dovrà ricercare la sua giustizia fittizia, e la sua utilit? nella parte più terrena e meno spirituale dell'essere che richiede l'intervento della strega, ed in questo caso la strega funge da mezzo, scaricata dalla responsabilit? del suo operato in ragione delle ragioni personali di chi la consulta.
Se ? decisione della strega stessa, non credo si debba arrovellare nel cercare ragioni alla giustizia ne all'utilit?, poichè ? artefice e mandataria. Forse sminuendo il concetto, come sempre parlerei più di un naturale ed innato buonsenso, un minimo di considerazione anche per l'altro e non solo per il proprio s?: questo consapevolezza dovrebbe essere sufficiente a determinare il grado di giustizia in rapporto alla utilit? di operare magicamente o meno. Interferire nelle vite di chicchessia ? comunque una grande e poderosa sfida all'EQUILIBRIO, che risentir? delle variazioni tanto nel MACRO come nel MICROCOSMO: per questa ragione la strega avr? una grande parte nel decidere e farsi carico delle conseguenze del suo operato. Credo sia comunque molto difficile cercare corrispondenze al termine giustizia ed utilit? nell'arte magica, che ? fatta di studio e ricerca nonch? dell' OSARE legato indissolubilmente alla comprensione della conseguenza generatasi: giustizia ed utilit? hanno a mio parere valenze diverse se riferite alla sfera totalmente terrena o totalemente spirituale.
Se partiamo dal presupposto che ogni nostro intervento magico dipende dal consenso accordatoci dalle Deit? preposte a questo o quel sortilegio/rituale/cerimonia, e non pretendendo di controbattere una decisione accordataci dalla Deit? stessa, ? allora da ritenersi a nostro carico, il giudicare e stabilirne l'utilit?? Se ci rifacciamo alla discutibile teoria del Libero arbitrio di derivazione Cristiana, ? altres? vero che questa teoria si rivela un comodo mezzo di accomodamento, e sa tanto di " scarica barile", non attribuendo allora al Dio che ti permette di compiere un incantesimo, nessuna responsbilit? di giudizio supremo, in quanto sei tu artefice delle tue scelte e decisioni, e dal Dio hai solo il nulla osta per compierele usando i mezzi magici. Mi suona quantomeno discutibile.
Personalmente la giustizia ed utilit? di concezione terrena, sono difficilmente applicabili alla giustizia ed utilit? magiche: confido nella sapienza della strega, che per operare cambiamenti con la magia, deve conoscere allo stesso modo tutti gli aspetti più umani, bassi e terreni dell'essere, e con essi sapere quali possano essere le ripercussioni che in questa sfera avranno gli eventuali interventi magici.
Anche la regola del 3 non ? forse una sorta di giustizia in opposizione all'utilit? presunta, di questo o quell' intervento magico?
E' comunque un tema che fa riflettere e del quale sono certo avremo diverse versioni e punti di vista: di matrice personale e derivante dalla propria spiritualit? e maturit? nell'arte.


chamo
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Hermete
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Messaggio da Hermete »

Non si pu? dire se siano giusti o meno anche perchè si parla di soggettivit?!

Una vendetta pu? avere dei connotati di operazione magica svolta per fini giusti, anche se nella mentalit? collettiva ? un'azione sbagliata.

Certi valori li possiamo estrapolare solo all'interno del nostro Io, e in quel caso una vendetta o un legamento possono avere mille sfaccettature.

Posso legare a me una persona e fare del "male" ad essa perchè comunque ? una coercizione... ma spesso si da per scontato che chi ne tragga giovamnento ne sia solo la strega.... dobbiamo pensare anche agli effetti che l'incanto ha e chi conosce i legamenti sa bene quanto siano instabili e diventare pericolosi. Per? la strega lo deve sapere quindi operare attentamente... ha una responsabilit? in più e quindi potrebbe pagare il prezzo sia per lei che per l'altro!

Se partiamo dal presupposto che ogni nostro intervento magico dipende dal consenso accordatoci dalle Deit? preposte a questo o quel sortilegio/rituale/cerimonia, e non pretendendo di controbattere una decisione accordataci dalla Deit? stessa, ? allora da ritenersi a nostro carico, il giudicare e stabilirne l'utilit??
non sono d'accordo io la vedo più come se la divinit? dicesse "Lo vuoi? Io concedo, mi piace il rito che hai fatto e hai studiato bene rafforzando la volontà..... poi fai tu! L'equilibrio si deve stabilire, quindi non escludo che qulcosa ti torni contro!"


Hermete
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Herme, credo che se avessi letto attentamente le mie parole, non avresti frainteso e citato la frase nel tuo post: il senso della mia domanda sta proprio nel fatto che la risposta non ? da attribuire alla responsbilit? della strega.
Vi ? una considerazione da fare e riguarda la parola giustizia: chi la applica? decide ? e le ragioni di questa giustizia? ? una giustizia terrena? ? una giustizia Divina?...e allora come accomunare alla stessa parola il significato che riveste in questo topic? Terreno o Spirituale? Terra e uomo oppure Dei e magia?
La giustizia non ? ne soggettiva ne oggettiva: ? l'uso che se ne fa che la rende tale!!! L'uomo in particolare tende a fare suo ci? che più gli ? di comodo, ed aggiusta a suo favore anche il significato etimologico di un termine.....se e come gli convenga! E poi aggiungo ancora...la tua ottica di giustizia potrebbe essere lontanissima dal significato più recondito e Divino del termine: la soggettivit? di un qualsiasi punto di vista e di concezione delle cose viaggia su linee che possono intersecarsi con la trama madre delle linee che compongono la parola giustizia, ma non esserne l'ordito!


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Hermete
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Messaggio da Hermete »

Ma ci? che intendo io ? basato proprio sulla responsabilit? che ha la strega!

Tu dici che se la Dea preposta per un dato incanto accorda la riuscita di quell'incanto un motivo ci sarà, quindi l'intenzione di quella persona era "giusta" o sbaglio?
la soggettivit? di un qualsiasi punto di vista e di concezione delle cose viaggia su linee che possono intersecarsi con la trama madre delle linee che compongono la parola giustizia, ma non esserne l'ordito!
Appunto ? soggettiva. Tu distingui una giustizia divina e quindi giusta (poichè gli Dei logicamente devono sapere cosa lo sia o meno), e questo mi va bene, sono d'accordissimo.

Il problema ? che secondo me accordano rituali anche se non ritengono giusto l'intento che mettiamo, e se poi ci facciamo la domanda "perchè?", non saprei proprio rispondere!^_^


Hermete
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Messaggio da Espulso005 »

Io credo che anche se gli Dei ci hanno donato il potere come loro stessi di Plasmare e Distruggere non ci dia il diritto di "manipolare" la situazione a nostro piacimento, e' vero che in un momento di rabbia si ha voglia di giustizia e quindi di punisce ed e' anche vero che se si vuole un uomo o una donna si fa tutto per averlo, perche' sappiamo bene che in amore e guerra tutto e lecito giusto?????

Ma poi siamo pronti a prenderci le conseguenze dei nostri gesti???

invece di massacrarci il cervello chiedendoci se e' giusto o sbagliato.... chiediamoci bene benino se siamo pronti a cio' che viene dopo.... perche' siamo tutti bravi a maneggiare la spada ma poi vediamo se riusciamo a non vomitare davanti al sangue di un'altro....

scusate la schiettezza e la semplicita' ma io sono anche questo.
Berkana
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Messaggio da Berkana »

invece di massacrarci il cervello chiedendoci se e' giusto o sbagliato.... chiediamoci bene benino se siamo pronti a cio' che viene dopo.... perche' siamo tutti bravi a maneggiare la spada ma poi vediamo se riusciamo a non vomitare davanti al sangue di un'altro....
Mi piace questo punto di vista e ovviamente concordo.
E' questa la vera domanda...
Lexia_Blade
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Messaggio da Lexia_Blade »

Da una discussione chattosa con la cara LuceOmnibus ? sorto un dilemma assolutamente gustoso sull'Etica in Magia!

Fare o non Fare?
Questo ? il dilemma!

La strega ? colei che plasma la realt?
dalla quale pu? creare o distruggere,
dalla quale pu? dar vita ai suoi desideri;

A volte questi desideri incontrano la volontà di altre persone naturalmente più deboli della Strega che detiene la conoscenza acquisita dalla pratica e qui sorgono i problemi... Prevaricare quella volontà o lasciar correre?

Sono giusti o utili legamenti?
Sono giuste o utili le vendette?
La parola a Voi.

Angelus Deorum
Stamani ho un p? di tempo e faccio sentire la mia presenza sul forum!

Come ho gi? detto in un post, sono stata cattolica per venti anni. Da dieci atea e negli ultimi mesi adepta della vecchia religione.
Ora dovrei avere un p? di quella che viene definita morale cristiana, ma credo di essere diventata atea soprattutto perchè disgustata dalla morale cristiana, non che questo significhi che proteggo comportamenti amorali, semmai il contrario.

Il mio punto di vista sull'uso del potere ? molto chiaro: chi lo ha lo usa, chi non lo ha rode.
? un p? rude come discorso, ma credo che facendoci un buon esame di coscienza scopriremo che ? cos? in ogni singolo aspetto della vita.

Non credo che esista il giusto e l'ingiusto assoluto, sono contro le misure drastiche in assoluto. E le vendette e i legamenti sono fra questi.
Se voglio vendicarmi di una persona complotto per craergli un grosso disagio, ma che abbia effetto temporale e non definitivo. Voglio solo usando un gergo un p? da porto "fargli bollire la sedia sotto al sedere" per fargli capire che con me non deve scherzare, senza per? mai danneggiare davvero una persona.
Per quanto riguarda i legamenti vale lo stesso discorso.
Non legherei mai una persona a me, le permetterei (un p? forzatamente) di conoscermi, ma la decisione finale la lascerei comunque a lui.
Espulso005
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Messaggio da Espulso005 »

Non credo che esista il giusto e l'ingiusto assoluto, sono contro le misure drastiche in assoluto. E le vendette e i legamenti sono fra questi.
Se voglio vendicarmi di una persona complotto per craergli un grosso disagio, ma che abbia effetto temporale e non definitivo. Voglio solo usando un gergo un p? da porto "fargli bollire la sedia sotto al sedere" per fargli capire che con me non deve scherzare, senza per? mai danneggiare davvero una persona.


Per quanto riguarda i legamenti vale lo stesso discorso.
Non legherei mai una persona a me, le permetterei (un p? forzatamente) di conoscermi, ma la decisione finale la lascerei comunque a lui.
concordo con te per quest'ultima cosa anch eio sono contraria alle misure drastiche anche perche' per carattere non riuscirei a convivere con il mio terribile senso di colpa che mi porto sempre dietro. E' anche vero che per la rabbia ho usato anche delle piccole misure drastiche ma cose che comunque si sono sempre potutute risolvere nel tempo.
Hermete
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Messaggio da Hermete »

B? ? anche vero che anche le piccole cose possono lasciare dei segni, se poi si sono risolte nel tempo, significa ce sono state a contatto con il soggetto il quale ha potuto integrarle, pur non volendo, nel suo io lasciando una ciccatrice seppur minima!
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