L'OROBORO, ovvero l'arte dell'umilt

Incantesimi semplice per la nostra pratica quotidiana

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Lexiablade
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L'OROBORO, ovvero l'arte dell'umilt

Messaggio da Lexiablade »

Mai come in questo travaglitissimo mese di Marzo, dove tutto il negativo possibile si ? impegnato a condensare la sua forza per mettermi alla prova ho dovuto fare un ritorno ai primi rudimenti di meditazione.
Non voglio divagare molto sul personale ma credo sia una bella lezione, per chi sente forte, dovere rimettere periodicamente in discussione tutto cio che si ?. come l'Uroboro, (il serpente che si mangia la coda) chiunque voglia praticare deve sempre ricordare che non esiste un punto di arrivo.
Se ora sono qui a scrivere, ? perchè ho recepito una voce interiore che mi ha dato delle linee guida.
Ferma il pensiero: quando senti che tutto sta sfuggendo al controllo e il panico ti spinge ad'azioni autodistruttive ferma il vortice dei pensieri (nascono sponanei ma ? possibile fermarli), ricorda chi ami e ti ama davvero e pensa alle conseguenze della tua sconsideratezza, ti aiutera a riprendere il controllo delle tue azioni.
Ascoltare il cuore: le emozioni spesso nascondono bisogni diversi da quelli che gli attribuiamo, ascolta davvero il cuore, amore, rabbia, disperazione spesso nascondono malesseri che sono generati dalla paura di guardarsi dentro e riconoscere le nostre debolezze.
Senti la Madre: lei non smette un attimo di parlarti e di aiutarti ad andare avanti, spesso il coraggio sta nell'umilt? di raccontare la propria fragilit? ma la Dea lo sa e non ti lascia solo, se tu osi lei ti star? accanto e i tuoi amici anche.
Dopo i primi duri passi la salita diventer? pianura, e il cammino anche se a fatica, riprender? sul giusto sentiero.

Grazie a tutti Voi
Sid
Berkana
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Messaggio da Berkana »

Immagine

Mi sembrava giusto dare immagine all'Oroboro.

E semmai aggiungere qualche nota esplicativa:

Questo simbolo ci perviene dalla scienza occulta, l'Alchimia. Come dice giustamente Sideiso, rappresenta un serpente che si morde la coda, possiamo notare come vada a formarsi un cerchio, ovvero l'emblema dell'eterna continuit?, niente ha veramente fine, tutto ? eternamente trasformato.
Inoltre rappresenta la perfezione, la continuit? del Cosmo.
Oroboro ? il principio senza fine e anche la fine senza principio.
Si ? scelto il serpente perchè impersonificazione degli Dei, come origine del principio vitale.

Berk
Hermete
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Messaggio da Hermete »

Bel post Sideiso, grazie!

L'immagine dell' Oroboro richiama s? la continuit?, ma vorrei anche prendere in esame le due parti che si congiungono, testa e coda, riportando una riflessione che il disegno mi suggerisce.

Per antonomasia la testa pu? essere chiamata "Idea" e la coda come "Materia"... vedendole congiunte, per di più, vedendo la testa che sovrasta la coda, mordendola, mi rimanda al pensiero che l'Idea sovrasta la Materia, non una vera e propria lotta in cui l'una sconfigge l'altra, ma un percorso che, da un inizio giunge ad una conclusione, ma poi riprende in un ciclo che sembra non avere fine.... lo stesso descritto in molti simbolismi esoterici, tra i quali le lame dei tarocchi!
Dalla coda (materia) si progredisce fino ad arrivare alla testa (forza psichica), in questo punto la materia viene sovrastata (non mi piace questo termine perchè non ritengo che la materia non abbia importanza per l'uomo, ricordiamo che ? importantissima per il cammino spirituale in quanto non si pu? arrivare ad un "livello" alto se non si ? passati per quelli sottostanti!), entra in quella che ? la rappresentazione dell'intelletto.

Vedo lo stesso movimento sia che si veda la figura secondo un senso orario che secondo un senso antiorario, solo che nel secondo caso (senso antiorario in cui dalla coda si arriva alla testa) mi sembra un'azione diretta ed attiva (si segue un percorso che dal materiale si giunge ad una conoscenza tale per cui si comprende che la materia ? una tappa con dei limiti evidenti, che tengono l'uomo in una stasi per cui non gli permette di accrescersi), nel primo caso (senso orario in cui dalla testa si arriva alla coda) ove la coda si infila nella bocca del serpente, azione passiva, mi viene in mente che noi siamo frutto di un'Idea, una scintilla divina (testa) e seguiamo un percorso (che ? prettamente materiale) per poi ricongiungerci (presa la consapevolezza della nostra origine) al divino... che comunque fa parte di noi!

Nel primo caso da me descritto (senso orario), ovvero il ciclo, quindi una ripetizione della stessa cosa, vedrei bene questa figura come se subisse dei cambiamenti cromatici.... nella mia mente vedo una figura dapprima chiara... che ad ogni ciclo diventa di un colore più scuro e lucente in quanto ad ogni ciclo si ha un accrescimento spirituale espresso appunto dal colore!


Hermete
Berkana
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Messaggio da Berkana »

Interessante considerazione Hermete.
Mi ha fatto pensare questa cosa dei colori...quasi quasi c'? da considerarla ispiratrice per un approfondimento.

Berk
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Interessante argomento e che mi vede concorde nell'attribuire una certa importanza ai colori. Sappiamo che ogni colore ha una sua valenza, un suo legame con gli elementi, con le energie che governano l'universo e che ognuno di noi cerca di usare per i propri scopi o necessit?.
Basti pensare alla meditazione ed alla visualizzazione: sopratutto nella seconda si ha un uso dei colori assai importante e significativo per quello che dovrebbe essere il risultato finale. Sin dai primordi della magia, i colori sono stati usati per suddividere, riconoscere, valorizzare, indicare...quindi non ? a caso che nello studio della magia e nella ricerca di liberazione del proprio spirito, anche i colori si ripresentino come uno dei fattori sui quali si puo' e si deve " lavorare".
Sempre in relazione ai colori, mi vengono alla mente le parole di un grandissimo medium dalle qualit? uniche, Gustavo Rol il quale asseriva di avere percepito in una certa tonalit? di verde, il colore dell'equilibrio e dell'armonia.
Sono tante le relazioni che intercorrono tra colori e magia, cos? come tra colore ed energia: penso che le possibilit? di approfondire questi argomenti non manchino.
chamo
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...no juegues con la oscuridad si quieres salir victorioso.....
Lexiablade
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Messaggio da Lexiablade »

In effetti come dice Berkana l'Oroboro trae la sua origine nell'antica alchimia, ma trovo molto meno asettica e piu interessante la chiave di lettura di Hermete, il quale da di questo simbolo una chiave di lettura soggettiva, ma molto simile alla mia definizione della magia, che non ? una scienza esatta (sempre a mio parere), non ? assolutamente dato che a un' azione corrisponda una reazione come nei calcoli matematici dove i fattori sono sempre determinati e detreminanti per arrivare a un risultato. La magia ? innanzitutto un percorso spirituale e individuale dove ognuno trova la propria dimensione per entrare in contatto con le energie che governano il proprio equilibrio e quello universale. In questo senso la lettura di Hermete ? molto interessante poichè legge in questo simbolo la testa del serpente come idea (per m? lo spirito) e la coda la materia (l'esperienza terrena), in questa chiave il mangiarsi la coda diventa un passaggio doloroso ma indispensabile per passare a un ciclo successivo. Se non si trae il giusto insegnamento dal dolore di questo passaggio, se ci? che viene appreso con l'esperienza terrena non insegna innanzitutto a comprendere quanto vasto sia l'ignoto, a quanto umili dobbiamo essere per potere accedere nei vari passaggi ai cicli successivi, propenderemo sempre a immaginare di avere acquisito un maggiore "potere" per il semplice fatto di avere acquisito maggiori nozioni, ma poichè, come detto prima, la magia ? principalmente soggettiva e legata alla crescita dello spirito, non avremo acquisito altro che dati che non incrementeranno la capacit? di operare nell'Arte.
Per concludere consiglio a tutti un semplice esercizio di autocomprensione, mettetevi davanti allo specchio, se ci? che vedete ? semplicemente il riflesso di voi stessi, soffermatevi a lungo su questa immagine e chiedetevi quanti cicli pensate di avere portato a termine, provate a stabilire di quanto siete cresciuti nella capacit? di comrendere...
Non nel numero di dati che avete raccolto sta la vostra capacit? di esercitare la magia, ma da quanto dolore abbiate vissuto e imparato a contrastarlo sta la vera forza.
Umilmente,
Sid
Felce
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Messaggio da Felce »

non ? una scienza esatta (sempre a mio parere), non ? assolutamente dato che a un' azione corrisponda una reazione come nei calcoli matematici dove i fattori sono sempre determinati e detreminanti per arrivare a un risultato
Non ? un tuo parere,? cos? non ? una scienza,punto e basta^^

Hermete mi ? piaciuta la tua descrizione sull'Oroboro e anche l'associazione dei colori di Berkana,oltre all'associazione stadio/colore anche negli esercizi sul colore si ha la stessa sensazione.
Se prendete un cartoncino rotondo e lo colorate a spicchi secondo i sette colori dell'arcobaleno e poi lo fate girare prima piano e poi velocemente noterete che non vedrete più i colori ma bianco.
Lo stesso accade nella realt? spirituale ma anche concreta,se si corre troppo in fretta sia nel bene che nel male e non si sta attenti di tenere gli occhi fissi su un obbiettivo si finisce in confusione nel momento in cui si rallenta le cose tornano limpide perchè si guarda attentamente ci? che ci circonda e se c'? chiarezza in qualsiasi senso giri questo serpente si avr? un cambiamento...una muta.
E' il simbolo dell'infinito e dell'iniziazione ai segreti dello spirito,ha richiami con il sole ed ? vero che si associa all'alchimia in quanto il vero alchimista per fare la trasmutazione deve fare un percorso interiore di rigenerazione di crescita,deve morire (idealmente)per rinascere.

Non la vedo nella maniera "dolorosa" di Sideiso,i passaggi non sono sempre dolorosi a volte sono molto fluidi dipende dalla capacit? di autoanalisi della persona stessa e dal suo modo di vivere gli eventi.
E' anche vero che liberarsi dalla cosiddetta materialit? non ? facile ma non la vedo dolorosa semmai difficoltosa,complicata....magari un tantino distruttiva ma dipende sempre in che verso vuoi far girare il serpentello ^^...il dolore non ? indispensabile.
la fatica e la perseveranza lo sono,più ci si impegna in questa strada e più ci si accorge che gli ostacoli e le paure sono molte,le nozioni aiutano molto non si finisce mai di imparare perchè c'? sempre chi ne s? più di te e gia ammettere questo ? un'atto di umilt?.
fare il putno della situazione ? importante in tutti i campi della nostra esistenza ma il dolore non sempre centra con il progredire.Anzi spesso la sofferenza blocca e ceca e non porta da nessuna parte.
Il dolore non si contrasta lo si deve assimilare piano piano imparando a riconoscerne ogni piccola sfumatura per farlo semplicemente scorrere gli atti di forza sono per i temerari e non credo che nell'Arte la temerariet? sia molto indicata.
Forse sono andata un p? fuori tema,scusate.
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