Altare: In Casa o all'Aperto?
Moderatore: CONGREGA
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- Civites Excelsus
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Altare: In Casa o all'Aperto?
Scelta difficile: giardino o mansarda?
In giardino mi piacerebbe molto, ma dovrei comunque chiudere e mimetizzare tutto, perchè essendo in un paesino, la gente mormora...E conoscendo tutti s?, ma solo formalmente...non si sa mai!
Quindi opterei per la mansarda sarà rstretta e forse un po' limitativa, ma allestita come si deve verrà uno spettacolo! E poi ? molto intima..E sono quasi certa che almeno l? ci vado solo io, e non avr? nessuno che interferisce con le energie.
In giardino mi piacerebbe molto, ma dovrei comunque chiudere e mimetizzare tutto, perchè essendo in un paesino, la gente mormora...E conoscendo tutti s?, ma solo formalmente...non si sa mai!
Quindi opterei per la mansarda sarà rstretta e forse un po' limitativa, ma allestita come si deve verrà uno spettacolo! E poi ? molto intima..E sono quasi certa che almeno l? ci vado solo io, e non avr? nessuno che interferisce con le energie.
Altare all'aperto usa e getta
Recarsi in un bosco o in un altro luogo isolato con tutto il materiale per addobbare l'altare, più una pala piccola o una cazzuola.
Scavare con l'ausilio della pala o della cazzuola e recuperare (lontano dalle radici degli alberi) qualche chilo di terra.
Formare con la terra, rami e foglie secche una base da addobbare a mo' d'altare.
Come altare pu? essere anche usato il moncone di un albero caduto o tagliato oppure anche il tronco stesso dell'albero caduto, se ? sufficentemente ampio.
In montagna ? facile anche trovare grandi pietre sufficentemente piatte.
Se siete pigri o troppo urbanizzati, portatevi un piccolo tavolino da picnic, anche se la plastica non ? il materiale migliore per creare l'altare.
Recarsi in un bosco o in un altro luogo isolato con tutto il materiale per addobbare l'altare, più una pala piccola o una cazzuola.
Scavare con l'ausilio della pala o della cazzuola e recuperare (lontano dalle radici degli alberi) qualche chilo di terra.
Formare con la terra, rami e foglie secche una base da addobbare a mo' d'altare.
Come altare pu? essere anche usato il moncone di un albero caduto o tagliato oppure anche il tronco stesso dell'albero caduto, se ? sufficentemente ampio.
In montagna ? facile anche trovare grandi pietre sufficentemente piatte.
Se siete pigri o troppo urbanizzati, portatevi un piccolo tavolino da picnic, anche se la plastica non ? il materiale migliore per creare l'altare.
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- Civites Aurum
- Messaggi: 360
- Iscritto il: 15/01/2007, 20:13
Mi ricordo che qualche tempo fa io ed una mia amica avevamo usato come altare un grosso masso che era nel giardino dei miei nonni, ma a me piacerebbe tanto uno fisso da avere in giardino (ovvio, prima bisogna avere il giardino^_^)In montagna ? facile anche trovare grandi pietre sufficentemente piatte.
Light
Ho visto con piacere lo sviluppo della discussione Altare Tempio Domestico, e mi ? venuto in mente di suddividerla in modo di poterne sviluppare una parallela che possa raccogliere le vostre preziose informazioni, idee ed opinioni!
Abbiamo trattato ampiamente dell'Altare, di come lo avete preparato o come lo vorreste in un futuro speriamo non tanto lontano, ma avendo toccato l'argomento della possibilit? di fare un altare all'esterno, sarei curioso di sapere come lo adibireste, delle differenze che riscontrate tra un Altare Domestico ed uno Esterno e della possibilit? di essere visti da occhi estranei.
Hermete
Abbiamo trattato ampiamente dell'Altare, di come lo avete preparato o come lo vorreste in un futuro speriamo non tanto lontano, ma avendo toccato l'argomento della possibilit? di fare un altare all'esterno, sarei curioso di sapere come lo adibireste, delle differenze che riscontrate tra un Altare Domestico ed uno Esterno e della possibilit? di essere visti da occhi estranei.
Hermete
Eccellente idea Hermete!
Io ho gi? detto come lo faccio . La differenza che sento nell'usare un altare all'aperto (rispetto ad uno al coperto) e fatto di materie prese direttamente dalla natura ? la connessione con le energie che avverto, come se l'altare affondasse le sue radici in profondit? nella Terra.
Mi concentro, usando la tecnica definita "grounding" o "radicamento" e immagino radici che partono dai miei piedi, affondando nella Terra e intrecciandosi con quelle che visualizzo dall'altare... ed ecco che scaturisce un'immediata armonia fra me e lo strumento.
Non riesco a fare questo esercizio con un pavimento di mattonelle e cemento sotto i piedi...
Io ho gi? detto come lo faccio . La differenza che sento nell'usare un altare all'aperto (rispetto ad uno al coperto) e fatto di materie prese direttamente dalla natura ? la connessione con le energie che avverto, come se l'altare affondasse le sue radici in profondit? nella Terra.
Mi concentro, usando la tecnica definita "grounding" o "radicamento" e immagino radici che partono dai miei piedi, affondando nella Terra e intrecciandosi con quelle che visualizzo dall'altare... ed ecco che scaturisce un'immediata armonia fra me e lo strumento.
Non riesco a fare questo esercizio con un pavimento di mattonelle e cemento sotto i piedi...
Penso che sia innegabile che praticare all'esterno sia per certi versi differente, d? l'idea di un contatto diretto con la Natura.
Non che la pratica in un ambiente interno isoli da questo, ma sicuramente presenta delle differenza facilmente percettibili.
Qui in Sardegna ci sono dei bellissimi posti, ma non mi sentirei mai di fare qualcosa in una campagna perchè il rischio di essere visti ed additati come "anormali" ? molto alto, ergo preferisco qualcosa di più intimo.
Magari un giorno scoprir? dei posti in cui ho la certezza che nessuno sguardo indiscreto possa cadere su di me, la speranza non muore mai.
Solo che, in questo caso, per la mente dell'uomo ? più facile intraprendere quest'azione se ? gi? presente in uno sfondo che altrimenti andrebbe anch'esso creato (visualizzato). Sarebbe solo come fare dei "passaggi" in più.
E poi altrimenti sarebbe come dire che la Stregoneria ? riservata a quei pochi fortunati che vivono a contatto con la Natura.
Hermete
Non che la pratica in un ambiente interno isoli da questo, ma sicuramente presenta delle differenza facilmente percettibili.
Qui in Sardegna ci sono dei bellissimi posti, ma non mi sentirei mai di fare qualcosa in una campagna perchè il rischio di essere visti ed additati come "anormali" ? molto alto, ergo preferisco qualcosa di più intimo.
Magari un giorno scoprir? dei posti in cui ho la certezza che nessuno sguardo indiscreto possa cadere su di me, la speranza non muore mai.
Ha ragione, viene solitamente più difficile. Comunque volevo precisare che questa sensazione non corrisponde a verit?, cio? non ? vero che non ci si pu? mettere in contatto con la Terra se si pratica con del cemento sotto i piedi in quanto tutto ? collegato!Non riesco a fare questo esercizio con un pavimento di mattonelle e cemento sotto i piedi...
Solo che, in questo caso, per la mente dell'uomo ? più facile intraprendere quest'azione se ? gi? presente in uno sfondo che altrimenti andrebbe anch'esso creato (visualizzato). Sarebbe solo come fare dei "passaggi" in più.
E poi altrimenti sarebbe come dire che la Stregoneria ? riservata a quei pochi fortunati che vivono a contatto con la Natura.
Hermete
Quoto Alex, e vorrei aggiungere che questa diversit? di opinioni,( vedi Ghaladh) ? da prendersi come la prova di soggettivit? che anche questo tipo di situazioni possiede.
Personalmente trovo sia meraviglioso operare all'aperto, ma solo e quando io abbia la certezza che nessuno pu? interferire anche solo con la sua presenza e spirito di curiosit?(ammissibile).
Questo rischio di interferenze esterne, che sono possibilissime in quanto se io trovo una radura isolata, la pu? trovare anche qualcunaltro....., non mi permetterebbe di operare in tranquillit?, e perderei quella profonda concentrazione che ? indispensabile.
Altra cosa all'interno di un'appartamento dove mi manca il contatto diretto con la natura, ma dove ho la più totale tranquillit? e rilassatezza nel praticare i miei rituali magici.
Una cosa non esclude l'altra, ed ? sempre nella giusta valutazione di ci? che si deve fare, per potere scegliere se farlo al chiuso o all'aperto.
Il giusto uso della visualizzazione " esterna", oltre ad essere il più difficile da ottenere, ? quello che ci consente di operare in maniera totale ed in totale sintonia con le energie della natura.
Penso che per comodit?, ed anche perchè non siamo nel medioevo dove i boschi erano deserti, convenga cercare di operare in un luogo chiuso: il ricreare e connettersi al mondo esterno sta a noi, e non sono ne le pareti, ne i pavimenti ad impedire questo contatto.
chamo
Personalmente trovo sia meraviglioso operare all'aperto, ma solo e quando io abbia la certezza che nessuno pu? interferire anche solo con la sua presenza e spirito di curiosit?(ammissibile).
Questo rischio di interferenze esterne, che sono possibilissime in quanto se io trovo una radura isolata, la pu? trovare anche qualcunaltro....., non mi permetterebbe di operare in tranquillit?, e perderei quella profonda concentrazione che ? indispensabile.
Altra cosa all'interno di un'appartamento dove mi manca il contatto diretto con la natura, ma dove ho la più totale tranquillit? e rilassatezza nel praticare i miei rituali magici.
Una cosa non esclude l'altra, ed ? sempre nella giusta valutazione di ci? che si deve fare, per potere scegliere se farlo al chiuso o all'aperto.
Il giusto uso della visualizzazione " esterna", oltre ad essere il più difficile da ottenere, ? quello che ci consente di operare in maniera totale ed in totale sintonia con le energie della natura.
Penso che per comodit?, ed anche perchè non siamo nel medioevo dove i boschi erano deserti, convenga cercare di operare in un luogo chiuso: il ricreare e connettersi al mondo esterno sta a noi, e non sono ne le pareti, ne i pavimenti ad impedire questo contatto.
chamo
Chamo
...no juegues con la oscuridad si quieres salir victorioso.....
...no juegues con la oscuridad si quieres salir victorioso.....
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- Civites Aurum
- Messaggi: 360
- Iscritto il: 15/01/2007, 20:13
Quoto Herm e Chamo^^
Avere un altare all'aperto sarebbe la cosa migliore... Innanzitutto si ? in totale contatto con le varie forze della natura (dal vento, alla terra, al calore del sole). E poi anche la mente ha più spazio; penso che avendo un altare all'aperto, uno si senta più libero di lasciare liberop sfogo al suo potere interiore.
Adesso non ho la possibilit? di averne uno fuori purtroppo... Ma spero di poterlo avere in un futuro^^
Light
Avere un altare all'aperto sarebbe la cosa migliore... Innanzitutto si ? in totale contatto con le varie forze della natura (dal vento, alla terra, al calore del sole). E poi anche la mente ha più spazio; penso che avendo un altare all'aperto, uno si senta più libero di lasciare liberop sfogo al suo potere interiore.
Adesso non ho la possibilit? di averne uno fuori purtroppo... Ma spero di poterlo avere in un futuro^^
Light
Avere un'altare all'aperto sarebbe magnifico. Ho un giardino ma vivendo con la mia famiglia non posso fare niente, ho un bosco dietro casa ma ? pieno di immondizia e di tossici e se ci aggiungiamo una vecchia a cui manca solo il binocolo per essere una spia perfetta...bhe mi accontento di averlo al chiuso (quando lo avr?)...ma non ? detto, il futuro riserva molte sorprese...
Lunitar
Lunitar