Strumenti, Rudimentali o Compratiò

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follettinakiara
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Messaggio da follettinakiara »

Cos? sarà in grado di usare al massimo il suo potere...
Quindi perchè mai, secondo voi, esistono delle regole precise sul confezionamento di un dato strumento se esso pu? essere regolato dall'Intuito e dall'Affezione che porta con s??

In fin dei conti un strumento composto seguendo le regole dell'Arte diventa comunque parte integrante del tuo essere.

Angelus Deorum
Hermete
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Messaggio da Hermete »

Forse per molti trattasi di consigli e non di regole!

Una importante via da seguire nell'arte ? anche il proprio istinto, la propria voce interiore!
follettinakiara
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Messaggio da follettinakiara »

Se ammettiamo che la Magia si muove per meccanismi
i quali sono delineati dalle associazioni con il Macrocosmo
allora l'Istinto protrebbe portarti allo Sbaglio.

Ex:. se ho un emicrania e per istinto sento che devo prendere
una data medicina che invece serve al risanamento di un
un altra parte del corpo... cado in errore. Ergo se utilizzo
uno strumento quale la Bacchetta in un materiale ed in una
forma non consona ai meccanismi potrei ottenere risultati
forvianti o addirittura insuccessi.

Angelus Deorum
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Angelus, sono anche io daccordo con te, per? non mi dirai che non ti ? mai capitato di creare qualche cosa di tuo, frutto solo del tuo lavoro ed esperienza??
Anch io sono dell'idea di LadyWillow, basta che uno, l'oggetto che deve usare lo senta suo
rispondendo a questa citazione, io volevo dire che il richiamo verso l'oggetto deve nascere da noi e dall'oggetto stesso: la sua consacrazione e tutti quei rituali ad esso relativi devono seguire un minimo di regole, proprio per non cadere in errore. E' anche vero che coloro che hanno scritto i sacri testi dai quali attingiamo per la nostra conoscenza, avranno dovuto sperimentare e provare, e gli insuccessi saranno stativcerto maggiori dei successi. Lo studio e l'evolversi dell'arte magica, non ? la prova che di " definitivo" non c'e niente in assoluto?
Questo per rendere meno ferreo ed intransigibile il dogma legato al " come fare questo o quello". Attingere dai sacri testi e sperimentare trovo sia il binomio migliore per chi pratica la magia.
L'istinto non deve prevalere sul buon senso e sulla conoscenza gia acquisita: penso debba essere il frutto spontaneo , che in certe circostanze, nasce proprio da entrambi.

chamo
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follettinakiara
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Messaggio da follettinakiara »

Gli istinti si devono pur affinare
Allora non sono più istinti ma conoscenze!
Ecco dici tu stesso "Potrei"!
Non escludo che per un caso fortuito un soggetto riesca a trovare istintivamente uno strumento decente.

La Chiamata da parte dello strumento la vedo solo nella sua sostanza di base, ad esempio vedi un albero che ti attira e decidi di utilizzarlo, seguendo le regole dell'arte, per la creazione di una bacchetta... sarà la mia impostazione altamente cerimoniale ma non riesco a concepire uno strumento preso a caso e non seguente alcuna regola associativa.

Angelus Deorum
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Angelus


Lungi da me "il caso", lascio solo che il mio essere manifesti senza divieti le proprie pulsioni sensitive.
Al di la della tua impostazione cerimoniale, ? il rispetto e deferenza davanti all'arte magica, che peraltro apprezzo e condivido in pieno, che ti fa avere questo atteggiamento.
Mi domando???' Prima che i testi sacri fossero scritti, dove erano queste regole? chi sapeva quale era il cerimoniale per evocare un'elementale piuttosto che un demone?
Da questo parte il mio parere che vede la sperimentazione una parte importante nella pratica magica, senza per questo fare tentativi azzardati tanto per "" vediamo cosa succede"" questo no, anche perchè spessissimo succedono cose sgradevolissime.....!!
Cercare di unire la propria esperienza all'istinto ed ai testi sacri: ...ed ai suggerimenti che ci vengono a volte dalle entità stesse.
E' inutile che sottolinei il discorso cautela, che credo abbiate capito tutti, ? una cosa che spesso ho nominato, e continuer? a fare.
Pensare, volere,osare e tacere.......da queste parole, come vogliamo interpretare la parola osare? Ritenete che sia possibile interpretarla anche come " tentare"? Nell'osare non mi pare cos? estraneo il concetto legato anche ad un signifacto che veda la sperimentazione " controllata", come "azzardo"!?!?!? O no?
Anche io sono portato ad eseguire i rituali e tutto ci? che prevede una serie di "preparazioni" specifiche, e proprio questo a volte mi fa pensare alla possibilit? che, usando altri strumenti, si possa "creare" una variante di questo o quel metodo ritualistico. La similitudine che esiste tra diversi strumenti, gli usi a loro preposti, determinate condizioni astrali, ambientali,ecc....ecc....potrebbero servire alla rivisitazione di un rituale gia scritto: ? successo in passato tante e tante volte.
Leggendo Paracelso, Papa Leone, Agrippa, Abramelin, Crowley...ho notato la grande affinit? tra questi grandi Maestri, e nel modo di esporre le loro conoscenze: anche questo mi porta a pensare che la conoscenza unita alla sperimentazione, possa produrre nuovi frutti, pur facendoli penzolare dalla stessa pianta.


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follettinakiara
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Messaggio da follettinakiara »

Mi domando???' Prima che i testi sacri fossero scritti, dove erano queste regole? chi sapeva quale era il cerimoniale per evocare un'elementale piuttosto che un demone?
Una domanda assolutamente leggittima, ti rispondo considerando i miti che le varie civilt? hanno tramandato analogamente alle regole dell'Arte. Questi miti parlano del tempo precedente, in termini tecnici, del tempo caotico/evolutivo che si specifica nel periodo in cui gli uomini non avevano conoscenze proprie. Questo tempo ? descritto con tinte cupe, nefaste e distruttive per il fatto che l'azione non era coridinata ad un ordine regolamentare. Ergo la mancanza di tali regole porta al caos come colui che per la prima volta utilizza un mezzo in una strada dove altri gi? conoscono come usarlo.
Leggendo Paracelso, Papa Leone, Agrippa, Abramelin, Crowley...ho notato la grande affinit? tra questi grandi Maestri, e nel modo di esporre le loro conoscenze: anche questo mi porta a pensare che la conoscenza unita alla sperimentazione, possa produrre nuovi frutti, pur facendoli penzolare dalla stessa pianta.
Pi? che sperimentazione io parlerei di modifica del linguaggio archetipale, in particolare in Crowley ed Onorio, se ci fai caso tutti questi "Grandi" utilizzano la stessa impostazione in particolare nell'ambito degli Strumenti l'unica modifica apportata sta nel loro individuale utilizzo e nella formula utilizzata che rimane naturalmente soggettiva.

Sar? che ho un ascendente in Vergine
ma l'istinto lo uso solo nelle pratiche divinatorie ^____-

Angelus Deorum
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Angelus, hai centrato il punto...
che si specifica nel periodo in cui gli uomini non avevano conoscenze proprie. Questo tempo ? descritto con tinte cupe, nefaste e distruttive per il fatto che l'azione non era coridinata ad un ordine regolamentare. Ergo la mancanza di tali regole porta al caos come colui che per la prima volta utilizza un mezzo in una strada dove altri gi? conoscono come usarlo.
..e per questo ti chiedo chi le ha stabilite le regole e come ?
Qualche indomito precursore ci sarà stato? Se si, come avr? fatto? Quali punti di riferimento ha mai potuto avere nel caos?
modifica apportata sta nel loro individuale utilizzo e nella formula utilizzata che rimane naturalmente soggettiva.
se tra loro, in ordine di epoche, il primo avesse solo seguito gli insegnamenti di un precursore, anche nelle altre epoche avremmo ritrovato la stessa versione, forse neppur modificata dal punto di vista personale.

in ogni caso, mi complimento per la tua chiara ed approfondita maniera di affrontare le cose: avrei giurato che qualche cosa della vergine era sicuramente inchiodato al tuo tema natale. Spaccare il capello in 4 + 4 + 4 + 4.......

chamo
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Messaggio da follettinakiara »

..e per questo ti chiedo chi le ha stabilite le regole e come ?
La Sperimentazione nel Caos ha dato vita alle regole,
prendiamo come spunto il mito di Prometeo sappiamo tutti la sua triste storia Titano di 3 Generazione, schierato con Zeus nella Titanomachia ruba il fuoco per donarlo agli Uomini, Zeus Irato lo incatena ad una roccia ed ogni giorno un avvoltoio ? costretto a mangiargli il fegato che si rigenera quotidianamente.

Prometeo ha pagato per aver aiutato l'uomo ad evolversi
insegnando e facendo conoscere il modo con cui il fuoco si adopera.
Nel nostro caso Prometeo rappresenta le vittime del Caos le quali si sono scottate, hanno meditato, hanno sofferto la fame perchè non conoscevano il fuoco o non sapevano usarlo... una volta che sono arrivati alla conoscenza l'hanno tramadata trasformandola in regola benefica e sigillando il loro sacrificio. Quindi l'Esperienza di Milioni di Anni ha partorito le Regole dell'Arte e come dicevo in altri post noi siamo fortunatissimi ad averle afferte su un piatto d'argento.
Spaccare il capello in 4 + 4 + 4 + 4.......
^^ Per? sono anche Sagittario ehehe

Angelus Deorum
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Angelus, tu non sei disposto a rischiare uno...." scotto" nella pratica magica? Se trovassi il modo di avere gli elementiche ti consentano di provare a realizzare qualche cosa di nuovo, non saresti tentato? Non esperimenteresti anche per confrontarti con te stesso?
Certo si sa che il rischio ? parte integrante del cammino magico: sono tanti i fattori che possono dare adito a situazioni di rischio!!
In questo caso specifico si tratterebbe di rischiare calcolando il rischio e la possibilit? di incapparvi!

chamo

Direi ottima rappresentazione della tenacia del Sagittario e dell'essere meticoloso della Vergine!!!
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