Sigillazione dei desideri

Incantesimi semplice per la nostra pratica quotidiana

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Gufo
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Sigillazione dei desideri

Messaggio da Gufo »

Salve a tutti,
Vi scrivo perchè volevo chiedervi se conoscevate la teoria di A. O. Spare sulla sigillazione dei desideri.
Io ho letto il famoso e controverso libro (Self Love The book of pleasure) in cui si parla di questa teoria, ma mi chiedevo se qualcuno di voi l'avesse mai utilizzata e se si come...
Sono curioso come un gufo in calore :lol:
a presto
un canto eccitato per voi
Gufo
Berkana
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Messaggio da Berkana »

Caro Gufo mi sà  che ci hai colti un po di sorpresa ^^
Mi sà  anche che qui a quanto pare nessuno ha letto il libro da te citato.
Che ne dici di fare una bella recensione oppure c'introduci un pò qui l'argomento,così semmai se ne può parlare insieme.
Abbraccio,
Berk
Gufo
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ehm...

Messaggio da Gufo »

Scusate,
ma io avevo postato un articolo lunghetto su Spare...che fine ha fatto?
Era troppo lungo o non andava bene?
Attendo risposte... :(
Gufo
Berkana
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Messaggio da Berkana »

Dove l'hai postato? Qui sul forum?
Non è mai arrivato mi dispiace :roll:

Berk
Apophis
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Messaggio da Apophis »

ma io l'avevo sito, è stato cancellato???

Apo
Berkana
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Messaggio da Berkana »

Ragazzi c'è un bel "cerca" nel sito!!
Berk
Gufo
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Ecco qui

Messaggio da Gufo »

Austin Osman Spare era convinto che un'intelligenza occulta dipingesse, disegnasse, scrivesse spesso attraverso lui, ma egli non era comunque in grado di scoprirne l'identità . Era tuttavia in quasi quotidiano contatto con uno spirito familiare, uno spirito-guida, chiamato Aquila Nera, da lui ritratto in più occasioni.

La sua simbologia grafica rappresenta un linguaggio preciso, destinato a facilitare la comunicazione con il mondo psichico e subliminale. Per rendere questo linguaggio veramente efficace, ogni individuo dovrebbe evolversi creando i suoi sigilli con il proprio subconscio. Spare dava come causa di tanti fallimenti nel campo della divinazione il fatto che, sebbene l'operatore riesca a volte ad unire i simboli tradizionali alla propria subconscia consapevolezza dei loro valori reali molti dei simboli sfuggono ad un'esatta interpretazione, mancando pertanto di nesso ed essendo di conseguenza sterili. Spare poteva usare le carte per influenzare per influenzare la moltitudine di entità  misteriose che si muove nella luce astrale e, con la loro collaborazione, compiere le sue magie. Egli disegnò un mazzo da lui chiamato "Arena di Anon": ciascuna carta recava un emblema magico ed era una variazione delle lettere dell'Alfabeto del Desiderio. Nel suo alfabeto magico, l'alfabeto atavico, ogni lettera rappresenta un principio sessuale che può risvegliare remoti strati atavici della psiche. Una volta chiaramente visualizzato, l'emblema, o sigillo, stimola il subconscio, e nella mente nasce l'immagine o la serie di immagini corrispondente. La chiarezza dell'immagine che il sigillo evoca è proporzionale alla forza della fede in esso. Se il sigillo colpisce uno strato di memorie antiche o cosmiche, sorgono nella mente alcune immagini sorprendenti, ed il chiromante abile è in grado di proiettarle nell'intelletto astrale di altri individui, in modo che costoro possano pensare che l'immagine sia una presenza palpabile.

Oltre che la mente degli altri, Spare poteva anche influenzare i fenomeni degli elementi. Egli usava strani sigilli sin da bambino.

Parte essenziale della tecnica di Spare era costituita dal deliberato oblio. La ragione da lui fornita per questo completo oblio del desiderio, nel momento di invocarlo, è che, per il successo dell'operazione, è necessario che la mente cosciente non abbia il minimo sospetto della transazione. I desideri formulati consciamente impiegano del tempo a materializzarsi, mentre quelli subconsci si materializzano molto rapidamente. La coscienza del desiderio vizia l'intero processo ed è pertanto necessario trovare un metodo per dimenticare il desiderio nel periodo dell'evocazione magica. Spare chiamava questo processo "unione attraverso la disponibilità  assente" e sosteneva il metodo yogico di svuotare la mente di tutto, tranne che del sigillo. Non sempre ci si riesce, tuttavia, per cui come alternativa egli suggerisce la 'sigillazione' dei desideri perenni, desideri, cioè, che certamente insorgeranno periodicamente. Alcuni desideri vengono quindi 'sigillati', mescolati insieme e lasciati da parte per diversi giorni. Radunando poi le carte su cui essi sono stati disegnati, l'operatore non sarà  in grado di ricordare con precisione quale fosse la sigillazione. Il rito è relativamente facile, in quanto richiede solo la concentrazione del pensiero. Spare spesso aggiungeva al processo una formula sessuale che lo dotava di maggiore efficacia. Egli derivava la maggior parte delle sue formule magico-sessuali da una Pitonessa delfica (probabilmente lo spirito della vecchia signora Peterson, che lo guidava dal di fuori) che comunicava con lui durante le sedute di scrittura automatica.

Allo scopo di tradurre uno specifico desiderio dal livello di coscienza soggettiva al piano materiale ed oggettivo, la Pitonessa aveva istruito Spare a costruire un'urna secondo le dimensioni del pene eretto. Spazio sufficiente, ma non di più, doveva essere lasciato all'estremità  del recipiente per formare un vuoto al momento dell'inserimento del fallo. La cavità  doveva contenere il desiderio sigillizzato che, al momento dell'orgasmo, veniva automaticamente consacrato. Il crescente piacere causato dalla forza suggente del vuoto aumentava le dimensioni del pene provocando un orgasmo insolitamente prolungato. Al momento critico, il desiderio doveva essere vividamente visualizzato e tenuto fermo nella mente il più a lungo possibile. Quando l'immagine mentale cominciava a svanire, l'urna doveva essere sigillata ermeticamente e sepolta in una cassetta piena di terra od addirittura in terra. Questa era la formula usata dagli antichi sigillatori di urne greci. "Seppellire l'urna a mezzanotte, quando la luna è al quarto. Quando la luna scompare, dissotterrare l'urna e, ripetendo l'incantesimo adatto, versare in terra il contenuto come una libagione. Quindi tornare a seppellirla". Poiché a questo punto lo sperma dovrebbe essersi coagulato, Spare consiglia di riempire un'altra volta l'urna prima di seppellirla. La Vergine di Terracotta viene descritta come "la più formidabile formula conosciuta; essa non fallisce mai né è pericolosa." "Da questa formula derivò la leggenda salomonica del Genio e del vaso sigillato".

Spare poteva materiallizare atavismi dal proprio subconscio, avvolgendoli poi momentaneamente nell'ectoplasma sessuale (o seme astrale) della sua copula atmosferica. Uno dei temi costantemente ricorrenti di Spare riguarda la transmogrificazione (transmogrification) dalla vecchiaia alla giovinezza.

Un'induzione magica dell'estasi lo mise in grado di agire ai livelli della più alta emotività . In quei momenti egli era creativamente attivo per giornate sane, senza sentire bisogno di cibo né di sonno. Questa condizione era anche accompagnata da una pronunciata attività  sessuale. Egli chiamava queste esplosioni di energia "spasmi dionisiaci di pansessualismo", durante i quali egli aveva la visione di "tutte le cose in continua fornicazione".

Zos era il suo nome magico nel Culto della Strega.


"O potente Rehctaw!
Tu che esisti in tutte le zone erogene,
Noi ti evochiamo!

Per la forza dei significati che nascono dalle forme che io faccio
Noi ti evochiamo!

Per i talismani che ripetono il segreto ritmo del desiderio
Noi ti evochiamo!

Per i nostri sacrifici, astinenze e transvalutazioni
Noi ti evochiamo!

Per i concetti sacri e centrali dacci la carne.
Dacci la carne!

Per la quadriga sexualis
Dacci un desiderio invariato!

Per la conquista della fatica
Dacci l'eterna risorgenza!

Per il sacro diagramma delle Parole del Cielo
Noi ti evochiamo!"


Rehctaw [Watcher = colui che veglia] è il simbolo dell'andare indietro nel tempo verso remote ed infinite lontananze, attraverso il meccanismo della nostalgia. Il simbolismo 'a rovescio' nasconde la chiave della materializzazione del desiderio, l'assorbimento totale della corrente dell'Io nella sua fonte, il Sé! Di qui l'accento posto da Spare su l'auto-amore o estasi autotelica. Quale che ne sia il simbolo - la luna che presiede alle orge notturne del Sabbah o la danza spalla a spalla delle streghe e degli stregoni o l'infernale dbacio del Sabbah sull'ano del demonio - sempre esso indica la regressione che provoca la risorgenza atavica e l'inversione dal sesso all'amore del Sé. Nel momento dell'estasi interiore, del piacere tra Io e Sé, non vi è pensiero. La linea dell'evocazione riassume il metodo usato nel Sabbah per la soddisfazione cosciente del desiderio attraverso l'auto-piacere "Nulla ha significato se non l'impatto sensuale della carne sulla carne". Il Sé vive nella Realtà , l'eterna e onnipresente coscienza, permea la Realtà  ed è una cosa sola con la Realtà , la carne vivente composta di sogni che si materializzano eternamente. La seconda parte dell'evocazione si riferisce ai sigilli ed alle lettere del sacro alfabeto con cui Zos (il corpo considerato come tutto) produce le sue misteriose formule magiche proiettando il suo Sé fuori, nella bruma della materia. Il linguaggio del desiderio ed i suoi significati penetrano nelle silenziose regioni delle esperienze coscientemente dimenticate evocando, con la loro potenza riflettente, le ineluttabili memorie che perpetuamente dimorano nel subconscio. "I talismani che ripetono il segreto leitmotiv del desiderio sono (...) i due principali strumenti magici del sistema di Spare: la Mano e l'Occhio di cui il fallo e lo kteis sono i simboli segreti. Entrambi sono usati, come nel culto di Crowley, per evocare o provocare "coscienza nel tocco, estasi nella visione". Grandi realizzazioni procedono dal totale esaurimento dell'energia in un gigantesco rogo di liberazione, dopo un periodo, lungo o breve, di sacrificio o astinenza, durante il quale l'energia viene ad accumularsi ed ad intensificarsi. "Il Sabbah è sempre segreto, della comunità  e periodico; una consumazione forzata per la soddisfazione quasi illimitata del desiderio". "L'astinenza, la repressione, il sacrificio prolungati e volontari vengono liberati in un rapporto sessuale di massa e sublimati ad un unico scopo: l'esteriorizzazione di un desiderio, che viene così ad essere soddisfatto con una grande economia ed una spesa totale". Le 'transvalutazioni' sono ottenute spogliandosi delle convenzioni e delle fedi convenzionali ed assorbendo l'energia così liberata. Spare chiama questa energia 'libera di fede' e quest'energia senza scopo è afferrata nel Sabbah e diretta a particolari fini. Nella vita di ogni giorno, a una mania, o 'fede', ne segue un'altra. Attraverso il processo di 'non-fede', di svuotamento della mania od ossessione da ogni contenuto, possiamo rilevare la tendenza della fede ad apparire come una cosa piuttosto che un'latra, o come una cosa conseguente all'altra. In questo modo possiamo irrompere in quell'estasi di comunione con l'Io atmosferico che Spare chiama il Kia, lo stato di inbetweenness o Né-Né. La credenza primordiale è Sé, Dio, Kia. E' l'unica fede evidente in sé, poichè è sperimentata da ciascuno di noi ad ogni momento della nostra esistenza. E' l'unica fede veramente affrancata dalla fede perchè essere significa credere (to be is to be-live). E' assolutamente inutile diventare qualcos'altro, perchè questa fede è tutto sempre e può essere solo e sempre se stessa. Rendendoci conto di ciò, non cadremo nell'errore del pensiero concettuale che costantemente genera altri pensieri con cui, temporaneamente, ci identifichiamo: il ciclo buddhista della nascita, morte, rinascita. "Impedendo alla fede ed al seme di concepire, essi diventano semplici e cosmici". Solo quando il desiderio sarà  diventato cosmico, si conoscerà  l'estasi totale che caratterizza il Kia nella coscienza dell'individuo, perchè non sarà  più coscienza limitata e personalizzata, ma sarà  divenuta cosmica negli scopi e libera di godere eternamente di se stessa. Si devono allargare la fede ed il desiderio fino a che essi non abbraccino tutte le cose; Spare esorta a volere "l'insaziabilità  del desiderio, la coraggiosa indulgenza per se stessi e la sensualità  primordiale, poichè la fede libera dai concetti fonde il desiderio con l'Infinito, crea un'unità  di conoscenza di Sé (che è Amore supremo di Sé) e trascende i poli dell'oggettività  e della soggettività , scoprendo nel mezzo (in between) dei due il Sé Reale, e l'Io atmosferico.

Secondo alcuni testi storici sulla stregoneria, la carne arrostita di bambini e animali veniva a volte immolata alle potenze infernali come potente sacrificio per ottenere la realizzazione dei desideri dei celebranti al Sabbah. Questo tipo di celebrazione del sacrificio era tuttavia una degenerazione dell'originario atto magico della transustanziazione compiuto dallo stregone quando 'sacrificava' il figlio dei suoi lombi, cioè quando consumava o bruciava nel fuoco dell'oblio il suo desiderio in forma di sigillo.

La quadriga sexualis (i quattro cavalieri o potenze del sesso) adombra i vari atteggiamenti mistici (forme di accoppiamento, posizione) usati nel Sabbah. Sevvebe questi siano numerosi, ne esistono quattro tipi principali. In primo luogo il gesto del rapporto costante, poi quello della creazione astratta (un gesto masturbatorio) che comprende la Mano, l'Occhio e l'Atmosfera, terzo, il gesto della simulazione o riflessione astrale, simboleggiato dalla Scimmia Divina, ed infine, il gesto tipico del Culto della Strega che comprende l'uso sodomitico dell'organismo femminile. Nel primo caso Spare interpreta 'accoppiamente costante' come la perpetua interrelazione della Volontà  (simboleggiata dalla Mano) e dell'Immaginazione (simboleggiata dall'Occhio), poichè sono la Volontà  e l'Immaginazione a far apparire le cose. Lo Yab-yum tibetano è il modo orientale di rappresentare questa costante interazione delle potenze attiva e passiva. Il gesto dell'accoppiamento costante riassume la funzione primaria del Rito Sabbatico che è "fuori della creazione" o evolventesi dalla nostra "interiorità " attraverso il contatto vivente con "tutti gli altri", tipificati dal mondo al di fuori. Il secondo gesto, quello della creazione astratta, è compiuto con un particolare tipo di vibrazione tantrica e la Bocca è il simbolo del mezzo magico con cui è compiuto. L'evocazione riverberante, la preghiera, l'adorazione mediante il canto, l'incantesimo od il mantra fanno convertire l'energia del desiderio attraverso la sfumatura tonale allo strato necessario del subconscio. La tecnica per rendere efficace l'impressione, per far risuonare le profondità  della memoria cosmica e per creare il "sacro allineamento" è uno dei principali misteri del Culto di Zos-Kia. "Che cosa fa risuonare le profondità  e congiunge Volontà  e Fede? Qualche geroglifico inarticolato, o sigillo, elaborato dal Desiderio nascente e ritmato dall'Io senza limiti". Il secondo gesto riassume la formulazione del Grande Desiderio sul piano astrale, prima della sua "uscita dalla creazione", poiezione e successiva incarnazione. Il terzo gesto della quadriga sexualis, il concetto di simulazione, rivela i mezzi per la materializzazione del Grande Desiderio. L'archetipo di tutte queste tecniche simulatorie è lo stato di vuoto totale che Spare chiamava Posizione della Morte. Per simulazione, i mezzi di materializzazione vengono a concentrarsi attraverso la finzione della morte e l'annientamento. Il quarto ed ultimo gesto, quello della riorganizzazione, del riassestamento, o 'rapporto abortivo', implica una formula magica derivante dai Culti draconiani dell'Egitto, la Magia della Luna e la Formula di Gomorra, entrambe queste ultime presenti nel culto di Crowley come aspetti, rispettivamente, del IX e XI O.T.O. La riorganizzazione della potenza magica nell'organismo umano comprende un consolidamento del desiderio materializzato fino a quando esso non si esaurisca attraverso la 'non-necessità '. Il gesto della quadriga sexualis impregna l'incantesimo già  proiettato sul piano astrale, arricchendolo dell'energia dello stesso stregone, così che esso diventa un'entità  viva, capace di copulazioni riverberanti attraverso un rapporto 'increativo'. Spare descrive il Sabbah come una "reversione inversa per autoseduzione, un disfacimento per una voluzione deviata. Il sesso è usato come tecnica e strumento di un atto magico. Non è soltanto soddisfazione erotica: l'individuo sensuale si distacca e si controlla fino all'ultima e finale sublimazione. Tutto il suo addestramento è destinato a renderlo sottomesso ed obbediente (al Desiderio) sino a quando potrà  controllare, trasmutare e dirigere la sua energia magica, attraverso una passione fredda e amorale, ovunque desideri". "L'estasi è la nostra toccante realtà : un potente istante generativo; il suo eccesso può essere usato astrattamente (cioè con la vibrazione mantrica) per incarnare un altro desiderio" e così via, all'infinito. Questo è ciò che si intende per 'evocazione riverberante'. Il settimo stadio del rito riguarda "la conquista della fatica", elemento essenziale per un'efficace operazione sabbatica. Essa è (o dovrebbe essere) energia somatica, cerebrale e psico-magica ed assicura un'estasi intensa quando il grande Esaurimento rende possibile il vuoto necessario alla proiezione del sigillo, il vuoto che è il calice contenente il Grande Desiderio. Tutto ciò ricorda le innumerevoli operazioni magiche di Crowley per la "Forza e l'Attrazione Sessuale". "Dacci la risorgenza eterna" è la richiesta di un costante ritorno del rapimento, ricordato ancestralmente, fino a quando non si stabilisce un continuum di beatiduni in cui il Kia sia visto, sentito e conosciuto come la base di ogni possibilità , la fonte della creazione ed il fine di ogni piacere. E' la dottrina della risorgenza atavica. L'orante sabbatico conclude con un'invocazione al più sacro "Diagramma delle parole del Cielo", un glifo della Dea che racchiude il vero fine del Sabbah. E' un glifo segreto del Culto di Zos-Kia ed invoca la Dea, mentre gli stadi precedenti del rito la evocavano. L'invocazione chiama lo Spirito ad apparire soggettivamente, mentre l'evocazione lo chiama all'apparenza oggettiva. Rehctaw è evocato alla manifestazione visibile "dalla forza dei significati insorgenti da queste forme che io faccio". La strega che presiede al rito sabbatico è "di solito vecchia, grottesca, chiacchierona ed istruita libidinosamente, ed è sessualmente attraente come un cadavere. Tuttavia essa diventa il supremo veicolo della consumazione. Tutto ciò è necessario alla trasmutazione della personale cultura estetica dello stregone, che viene pertanto distrutta. La perversione è usata per superare il pregiudizio morale od il conformismo. Con la persistenza, mente e desiderio diventano amorali, concentrati, completamente disponibili e la forza vitale dell'Id (il Grande Desiderio) è liberata dalle inibizioni prima del controllo finale. "Il Sabbah diventa una volontaria orgia sessuale destinata all'esteriorizzazione, dando quindi realtà  al pensiero autistico per trasfert. Il sesso è per il suo pieno uso e colui che non nuoce ad alcuno non nuoce a se stesso". Spare pensava che la cultura estetica personale (cioè l'idea individuale di ciò che costitutisce la bellezza o la bruttezza), quando è stata esaltata come criterio di valutazione in sè ha distrutto più affinità  affettive di ogni altra fede. "Ma colui che trasmuta ciò che è tradizionalmente brutto in un alto valore esterico avrà  nuovi piaceri al di là  del timore". Nel Liber Aleph Crowley aveva enunciato una tesi simile. L'estasi magica liberata attraverso l'unione con immagini grottesche od orribili, associata di solito con l'avversione, la repulsione o l'orrore, è sovrabbondante in confronto a quella liberata dall'unione di opposti (normalmente accettata). Secondo Salvator Dalì le agognate isole del tesoro possono trovar posto proprio in quelle immagini di orrore e di paura che secondo natura repellono la mente cosciente. Una simile trasformazione di valori à  rebours migliora la salute e porta all'auto-controllo, alla tolleranza, alla comprensione, alla pietà . Non si tratta soltanto di un'aggiunta al rito: essa accellera l'esaudimento del Grande Desiderio. "Nulla si ottiene soltanto 'volendo'; né l'epistemologia, né l'escatologia, né gli dei saranno d'aiuto, ma le simulazioni 'come se' sono state prolifiche di realtà  oggettive. La sublimazione di tutta la 'ragione' alla 'cieca' forza vitale è il massimo della saggezza".

I disegni di Spare si ispirano alla Nuova Estetica, alla Nuova Sessualità . Essi equivalgono quasi ad una masturbazione lungo una linea che si avvolge a spirale su se stessa e risale il piano inclinato dell'estasi quando i meravigliosi sigilli vengono intrecciati in un complesso tessuto di sogno. Seguire da vicino la linea di alcuni dei suoi disegni sabbatici significa lasciare la terra ed immergersi obliquamente in quegli spazi che Lovecraft celebrava nei suoi racconti d'incubo. Questi disegni sono essi stessi parte del Sabbah: si è trascinati in un vortice e si volteggia verso il basso, nel pozzo della coscienza che esplode in parole sconosciute. Spare non volle mai rivelare i segni magici che dissuggellavano le celle di queste spaventose dimensioni. Dello stesso Sabbah egli diceva che era sempre segreto, celebrato in comune e periodico; una consumazione concentrata per un esaudimento illimitato del desiderio. "L'iper-erotismo provocato da questa isteria su larga scala, o saturnalia, non ha una base essenzialmente sado-masochistica, essa può essere, e lo è spesso, sostituita dalla simulazione. Prima della cerimonia ogni partecipante svolge la parte assegnatagli, che, di solito, si risolve in una promiscuità  caotica. Gli iniziati sono addestrati individualmente e sostengono un ruolo passivo, mentre le streghe assumono la parte attiva; di qui la simbolica lievitazione sul manico di scopa. Vi sono un luogo di incontro segreto ed un'eleborata cerimonia, che è un'ipotesi diffusa, destinata a superare le resistenze psicologiche; così i sensi dell'odorato, dell'udito e della vista vengono affascinati dall'incenso, dall'incantesimo e dal rito mantrico, mentre il gusto ed il tatto sono resi più sensibili dallo stimolo del vino e degli atti sessuali orali. Dopo la completa sazietà  sessuale, ottenuta con ogni mezzo concepibile, sopraggiunge una sorta di affettività , un'allucinazione esteriorizzata del desiderio predeterminato che, nella sua realtà , è magica. Nessuno può dire se certe cose accadono o no; ciascun individuo può avere esperienze diverse ma egualmente vive; comuni a tutti, comunque, sembrano essere alcune forme di levitazione. (...) Esiste una perfetta esteriorizzazione (delle forze latenti) ed i conseguenti ricordi sono ricordi di realtà . Ogni atto eccessivamente sadico è soprattutto simboleggiato dalle streghe e qualunque simulazione vi sia, segue da vicino i modelli di tutti i riti d'amore erotici. Tutta la cerimonia si basa principalmente sull'inversione dei servizi religiosi ortodossi". "La stregoneria è un atto deliberato per provocare metamorfosi con l'impiego degli elementali. Essa crea un legame con le potenze della natura di mezzo (cioè del piano astrale, fra i regni spirtuale e fisico), o l'etere, gli astrali dei grandi alberi e degli animali di ogni tipo. Il nostro mezzo è la Volontà , la Fede è il veicolo ed il Desiderio è la forza che si combina con gli elementi. I crittogrammi sono i nostri talismani protettori". La Volontà , o energia nervosa, per creare tensione deve essere repressa ed essere liberata solo al momento psicologico. "In quel momento guarda nella visione immediata, ed oltre, nell'Eone - lo spazio al di là  delle tue meschinità , al di là  dei precetti, dei dogmi, delle credenze presi a prestito - fino a quando non vibrerai nell'unità  dello spazio. Trattieni il respiro fino a quando il corpo non tremerà , e quindi tira un potente sospiro, liberando ogni tua energia nervosa nel punto focale del tuo desiderio; e quando il tuo desiderio urgente si immergerà  nell'onnipresente mare procreativo, proverai un tremendo senso di rivolta, un'autotrasformazione. E lo stesso Demonio non potrà  impedire la tua volontà  di materializzazione!".

Bibliografia:
Kenneth Grant, Il risveglio della magia - Astrolabio
Gavin W. Semple, Zos Kia - Edizione privata by Roberto Migliussi & Stefano Landi
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