L'ARTE E IL DONO DELLA VISTA

Incantesimi semplice per la nostra pratica quotidiana

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sideiso
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L'ARTE E IL DONO DELLA VISTA

Messaggio da sideiso »

Molte volte si parla adi empatia, telepatia, lettura del pensiero e molti di coloro che conoscono e praticano l'arte riconoscono in se questo dono.
E' mia convinzione che in parte sia cosi, il fatto di avere guardato oltre ci ha fatto riconoscere il cammino e sulla strada abbiamo risvegliato l'istinto e imparato a riconoscere e codificare certi segnali non visibili rendendoli riconoscibili. Qui per? molti si fermano convinti che questo ritorno all'istindo significhi avere acquisito una diversa vista rispetto alle altre persone, se paragonate le vostre impressioni a quellle dei vostri interlocutori occasionali vi renderete conto di quanto siano simili, chiunque tende ad'analizzare il prossimo al fine di ottenerne un "controllo", ATTENZIONE la parola "controllo" ha diverse chiavi di lettura, quella che intendo io non ? comandare la persona ma in qualche modo renderne prevedibili le azioni e quindi avere tutto sott'occhio.
Se e quando questo succede ? difficilissimo poi controllare senza intervenire con varie tecniche manipolatorie,
il sopravvento del senso di onnipotenza ? sempre in agguato e porta sempre catastrofi.

Ho lanciato un sasso in uno stagno e spero che il cerchio si allarghi molto e vi coinvolga tutti...^^

P.S.
Questa discussione non vuole studiare un grado di capacit? su cui competere ma uno scambio di idee su questa parte dell'Arte più legata alla psicologia che alla magia*

SIgiloDEISOgni
Ghaladh
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Messaggio da Ghaladh »

Io ritengo sia giusto sfruttare il proprio potenziale per manipolare gli eventi e le persone. Un potenziale simile che resta inutilizzato ? uno sgarbo ai Creatori.
La natura offre continui esempi che dimostrano quanto sia normale che il più forte prevarichi sul più debole; rientra nei disegni divini.
Viviamo in una societ? strutturata a caste dove chi detiene più potere resta in cima, ed ? una cosa che nostro malgrado abbiamo accettato tutti e che non possiamo rifiutare; nella maggior parte dei casi il potere ? meramente temporale... chi detiene un potere "spirituale" o "mentale", a questo punto, ha ancora più diritto di risalire i ranghi di questa piramide d'iniquit? e vivere appieno.

Ah, dimenticavo... bisognerebbe usare le proprie potenzialit? anche per aiutare gli altri... almeno cos? dicono.
Hermete
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Messaggio da Hermete »

Io ritengo sia giusto sfruttare il proprio potenziale per manipolare gli eventi e le persone. Un potenziale simile che resta inutilizzato ? uno sgarbo ai Creatori.
Come dici poi, anche se non mi sei sembrato convinto, non ? detto che questo potenziale sia da usare solo per controllare gli altri, ma li si pu? anche aiutare. Penso che un dono simile (preferisco usare il termine "capacit?"), a mio avviso ha una evidente bilateralit?... se abbiamo la facolt? di aiutare gli altri sentendo le loro emozioni, possiamo anche far loro del male sfruttando l'iniziale fiducia che pongono in noi.

Logicamente non sono d'accordo con questa seconda "ipotesi", per? non ? da escludere e non ? da accantonare in un angolo, ma prenderla in considerazione, perchè c'?... esiste!
La natura offre continui esempi che dimostrano quanto sia normale che il più forte prevarichi sul più debole
Ghal sei sicuro sia SEMPRE cos?? io credo che in questi casi entri in gioco il fattore "lotta per la sopravvivenza"!
Ah, dimenticavo... bisognerebbe usare le proprie potenzialit? anche per aiutare gli altri... almeno cos? dicono.
Io invece dico che bisognerebbe usare le proprie potenzialit? anche per non soffrire e sopravvivere in questo ring che ? la vita, se capita che gli altri ci vogliono schiacciare... noi non dobbiamo permetterglielo!


Hermete
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Chamo
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Messaggio da Chamo »

Dopo avere letto le parole di Sideiso, che sotto certi aspetti condivido, non riesco bene a capire di quale tipo di "vista" si parli.
Molto si parla di empatia, ed anche le motivazioni o regole non scritte che vedono le gerarchie umane dominate dal più forte, mi fanno pensare alla più o meno attitudine empatica usata per scopi diversi: dominare o comandare il più debole, ed allo stesso tempo e per la stessa empatia, poterlo aiutare e compredere. La contraddizione ? evidente: aiutare non si confù con sopraffare/comandare. Il tentativo di manipolare gli eventi, ed in essi le persone, ? la logica conseguenza del tentativo di predominio, spesso legato al senso di onnipotenza che a volte smuove i pensieri umani, sopportato dall'orgoglio e dalla spersonalizzazione del soggetto, che involontariamente arriva ad essere considerato/trattato come oggetto.
A volte la spersonalizzazione ? una forma di autodifesa da parte dell'attacante, che nel tentativo di manipolare un soggetto, non vuole cadere nella trappola legata ai sentimenti umani, quindi togliendo la soggettivit? si evita questo rischio, rendendo "oggetto" colui che si sta manipolando, spogliandolo di ogni sua valenza umana, evitando cos? un eventuale coinvolgimento emotivo.
Al di la delle considerazioni etiche e morali che portano a tali comportamenti, spesso automatismi e legati all'abitudine stessa che ci viene data dall'autopreservazione che ci pone sempre su quel gradino dal quale si vuole/prova ad avere il predominio su cose e persone, vi ? un'altro aspetto che viene evidenziato nelle parole dei vostri posts, relativo alla "vista".
Probabilmente ? un limite mio, ma non copisco bene a quale tipo di " vista " ci si riferisce: ? vero che l'empatia, se molto sviluppata pu? dare adito a fenomeni quasi di pre-veggenza, relativi alla persona che ci sta di fronte. Anche questo ci permette di aiutare o manipolare a nostro beneficio: la situazione per cui si verifichi una cosa piuttosto che l'altra, ? ovviamente diversa per ognuna delle possibilit?.
Dalle parole di Sideiso,..
imparato a riconoscere e codificare certi segnali non visibili rendendoli riconoscibili. Qui per? molti si fermano convinti che questo ritorno all'istindo significhi avere acquisito una diversa vista rispetto alle altre persone
.
mi sorge il dubbio sul tipo di vista a cui ci si riferisce! Se ci si limita a questa versione ed interpretazione, allora la " vista " rimane una conseguenza di una sviluppatissima empatia ed una particolare capacit? di sapere leggere ogni minimo segno o cambiamento relativo al nostro interlocutore: questo non presume vi sia nessuna attinenza con quella " vista " che consente realmente di " vedere " senza che vi siano segnali da interpretare o eventuali cambiamenti nell'interlocutore.
In caso si volesse fare riferimento a questo secondo tipo di vista, credo si debba trattare l'argomento in modo un po' diverso, e non racchiuderlo entro limiti o definizioni che derivano da parole come empatia, manipolare, controllare,...
Molte volte si parla adi empatia, telepatia, lettura del pensiero e molti di coloro che conoscono e praticano l'arte riconoscono in se questo dono.
...se queste parole sono riconducibili alla " vista " intesa come dono, allora ? diverso anche il tipo di uso che se ne fa, e la discussione credo, si dovrà spostare su altri temi per cercare di definire o spiegare questo fenomeno.


ciao
Chamo
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...no juegues con la oscuridad si quieres salir victorioso.....
Ghaladh
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Messaggio da Ghaladh »

Sideiso intendeva parlare di tutte quelle sensibilit? risvegliate che spesso i praticanti e studiosi di esoterismo imparano ad utilizzare.
Il discorso non era incentrato sulle abilit? in s?, ma sull'eventuale cambiamento che tali sensibilit? producono nel nostro approccio alle persone e alla realt?.
Ghal sei sicuro sia SEMPRE cos?? io credo che in questi casi entri in gioco il fattore "lotta per la sopravvivenza"!
E' vero... la sopravvivenza della bestia ? strettamente correlata alla fame, alla sete e alla necessit? di riprodursi. La vita umana ? assai più complessa e quasi tutti siamo alla ricerca di altre cose, delle quali potremmo fare a meno, certamente... ma non vedo per quale motivo dovremmo rinunciarvi se abbiamo le potenzialit? per ottenerle.
L'animale non ha il deisiderio di una lunga vacanza alle Seychelles, di una tana con riscaldamento autonomo, di raccogliere fama e consensi fra i propri simili (tanto per citarne solo alcune), mentre l'uomo (in quanto animale più complesso) s
Elara
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Messaggio da Elara »

Condivido le parole di Chamo..
Vorrei anche aggiungere un'altra cosa..ovvero la differenza tra abilit? psicologiche ed empatia..
La psicologia umana ? fragile spesso, facilmente manipolabile il più delle volte, ma pu? anche essere piuttosto forte rispetto alla media generando cos? una personalit? spiccata in grado di dominare,soggiogare, influenzare o anche aiutare gli altri.
Questo aspetto della psicologia umana ? tipico della vita di tutti i giorni..non bisogna essere streghe per manipolare..sia per aiutare che distruggere..
Questo ? anche un p? il caso dei leader, delle personalit? forti..ma capita spesso che alla fine della fiera chi conferisce tali attributi ad una persona siamo noi. Solo ed unicamente noi. Forse per capacit? che ci mancano, forse per vuoti di personalit? che nell'altro mancano ecc..ma questo ? un altro discorso e si sfocerebbe nella psicologia sociale..
Ora invece tornando all'empatia..
L'empatia ? qualcosa di diverso e ben lontano dalla psicologia.
E' pur vero che l'empatia ? una componente degli psicologi talvolta, ma il più delle volte no!
QUindi se trovate una\o psicologo empatico non vuol dire necessariamente che l'empatia sia associata alla psicologia.
Tuttaltro!!!!!
Proviamo a definire a grandi, molto grandi, linee cos'? l'empatia. L'empatia ? la capacit? innata(!!!) di provare gli stessi sentimenti delle persone che ci circondano, di capirli, in quanto comprendiamo ci? che si agita in loro grazie a tale facolt?..Col tempo poi il termine empatia ? sfociato associato alla pscologia, ma ? diverso!
La capacit? di analizzare una persona non ? empatia. E' psicologia..
L'empatia ? dunque volta a qualcosa che non attuiamo noi, ci capita..a volte d? pure fastidio..mentre l'analizzare il cercare di comprendere l'analizzare i gesti i tratti per capire quello che non viene detto da una persona..bh? quello ? più che volontario e tende al controllo ed ? e rimane psicologia.
Potrei dilungarmi all'infinito..ma il post sarebbe troppo lungo.. e gi? cos? oltre ad essere opinabile, (in quanto ognuno libero di pensare, credere ed affermare ci? che vuole, questo post non ? un principio di fede..ghghgh), ? anche lungo e stancante..

Ela
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