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Categoria: Erbario
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CARDO MARIANO
(Silybum marianum)
(fam. Asteraceae)


Descrizione:pianta diffusa in tutta europa, possiede un fusto eretto, poco ramificato con grandi foglie glabre dal margine spinoso, di colore verde lucido variegato di bianco. I fiori sono rosso-violacei in grossi capolini all’estremità dei rami, circondati da squame appuntite.

Etimologia: Una leggenda che riguarda il nome deci che le variegature delle foglie furono causate dal latte della Vergine Maria che scorreva lungo le foglie; da qui il nome della specie "marianum". Sylibum deriva dal greco silybon, termine usato per indicare una pianta dall'aspetto di cardo.

LA DROGA: I semi.
Nomi comuni: cardo santo, card d'le maccie, cardo lattato, cardo asinino, maganazzi, cima de cardu.

Tempo balsamico
I semi si raccolgono in luglio-agosto quando i capolini cominciano ad aprirsi, verso la fine della fioritura. I capolini vengono battuti, indi setacciati; si essiccano all'ombra in luogo ben areato e si conservano in sacchetti di tela o di carta.

Proprietà
Antiepatotossico; colagogo-coleretico. Il principio attivo responsabile dell'azione farmacologica della droga è la silimarina, il cui potere disintossicante del fegato è stato accertato e provato. La silimarina possiede una spiccata azione lipotropa (ostacola la degenerazione grassa del fegato) ed antinecrotica (riduce la degenerazione delle cellule epatiche).

Indicazioni
Epatiti acute; epatopatie croniche da cause tossiche o metaboliche; cirrosi; Steatosi epatica. Diuretiche, aperitive, febbrifughe, disintossicanti del fegato.

Principi attivi: Tiramina e precursori dell'istamina.

Decotto
3 gr. di semi in 200 ml. di acqua; bollire 5 min. e tenere in infusione 15 min. Una tazza pro dose 2-3 volte al giorno dopo i pasti.

COME SI USA LA DROGA
Il Cardo mariano è pianta nota fin dai tempi più antichi quando veniva usata come antiemorragico e depurativo. Le radici hanno proprietà diuretiche e febbrifughe, le foglie hanno soprattutto proprietà aperitive. Tuttavia la parte più interessante di questa pianta è costituita dai semi, di cui sono state confermate le proprietà pretettrici, disintossicanti e curative del fegato. Questa attività dipende in particolare da un principio attivo, la sibillina, che è stato scoperto in tempi recenti e che è interessante particolarmente perchè non è tossico.
I derivati del Cardo mariano sono oggi utilizzati in terapia nei disordini epatici, nelle epatiti, nella cirrosi epatica, nelle intossicazioni e negli avvelenamenti, nei disturbi della digestione collegati a un anormale funzionamento del fegato. Il Cardo mariano viene anche usato come componente aromatica e aperitiva per la preparazione di liquori.

USO INTERNO
I semi: Per proteggere e disintossicare il fegato.

infuso: bollire 1 tazza d'acqua, gettare 1 cucchiaino colmo di cardo, spegnere, lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare e bere 2 volte al di, prima di colazione e cena.

Decotto: 3 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazzine al giorno.

Tintura: 20 grammi in 100 ml di alcool di 60º . Venti gocce due-tre volte al giorno.

Enolito: 5grammi in 250 ml di vino bianco. Macerate per 5 giorni e filtrate: bere un bicchierino come aperitivo.

Uso magico:
pianta legata all’elemento Terra ed al pianeta mercurio e urano. I metalli sono il mercurio, ed il piombo, Le pietre sono il quarzo, Allume, amazzonite, crisopazio, carbone.
L’erba può essere usata per preparare una miscela di incenso per scongiurare mali e debolezza psicofisica.
Tritate nel mortaio 1 parte di Cardo, 1 di Timo, 1 di pino,1/5 incenso, 1/5 di artemisia. Polverizzate e conservate in un sacchettino di tela o cotone di colere viola. Esponete alla luna crescente per 2 nottate.
Il giorno ottimale sarebbe il giorno di mercurio. Bruciate abbondantemente sui carboncini ed usate candele di colore bianco o di cera vergine (possibilmente realizzate e caricate da voi).

scheda realizzata da Elfo)O( e chamo